Le affinità trumpiane tra Meloni e Milei

Le affinità trumpiane tra Meloni e Milei
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La Stampa INTERNO

RIO DE JANEIRO. Gli occhiali calati sul naso, il tono calmo, la lettura piatta dei fogli in mano, senza alcuna esaltazione nella voce, farebbero pensare più a un professore annoiato dalla sua stessa lezione che a un leader che girava con la motosega urlando per strada e che oggi parla di progetti di rivoluzione mondiale con toni mistici, quasi messianici. Ecco Javier Milei, a casa sua, accanto Gi… (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esce dal teatro Coliseo di Buoenos Aires con sua figlia. Nella passerella incontra membri del parlamento argentino, a cui stringe la mano. / Chigi (il Giornale)

Roma, 21 nov. - "Così l'Italia per quei milioni di persone che discendono da italiani, anche per quelle persone che in Italia non sono mai state continua a essere, per usare la definizione di un eroe del nostro Risorgimento, la patria del cuore, una casa perché la casa è quel posto che i piedi possono lasciare ma il cuore non lascia mai. (Il Sole 24 ORE)

L'insolito presente del presidente ultra-liberista argentino alla premier in occasione del bilaterale alla Casa Rosada (LAPRESSE)

Meloni da Milei in Argentina: "Tuteliamo l'identità dell'Occidente e la sovranità delle nazioni"

I due, impegnati in un bilaterale alla Casa Rosada, sono stati immortalati in piedi, uno a fianco all'altra, con la premier che sorride e tiene in mano proprio il piccolo oggetto. Un regalo rilanciato dal presidente argentino in una delle sue storie su Instragram. (Liberoquotidiano.it)

Tuttavia si è trattato di un appuntamento importante, suggellato dalle dichiarazioni di entrambi i leader, che ipotizzano un’alleanza e si esprimono reciproca ammirazione. Esplicita e palpabile l’intesa tra i due, che si è tradotta in abbracci e sorrisi, ma soprattutto nell’elogio, da parte del capo del governo italiano, delle politiche dell’ultraliberista Milei e dei millantati valori occidentali che vanno di pari passo con un atlantismo sfrenato: «Nel nostro bilaterale abbiamo riscontrato la volontà di lavorare insieme perché è molto forte la nostra unità di vedute su molti dossier, penso alla guerra in Ucraina, penso al conflitto in Medio Oriente, penso anche alla crisi che sta attraversando il Venezuela». (L'INDIPENDENTE)

''L'amore per la libertà è un sentimento, caro Javier, che ci accomuna da sempre'', dice, ricordando l'identità di vedute sulla guerra in Ucraina, sul conflitto in Medio Oriente, sulla crisi del Venezuela di Maduro, rispetto al quale ''è nostro dovere alzare la voce''. (la Repubblica)