Poste Italiane: collocamento azioni tra i piccoli risparmiatori

Poste Italiane: collocamento azioni tra i piccoli risparmiatori
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PMI.it ECONOMIA

Privatizzazione di Poste Italiane in ottobre: una quota di azioni dell'offerta di vendita è destinata ai piccoli risparmiatori con acquisto anche digitale. Conto alla rovescia per il collocamento sul mercato di una nuova quota di azioni Poste Italiane, pari al 15% del capitale. Si tratta di una semi-privatizzazione rivolta ai piccoli risparmiatori. L’Offerta Pubblica di Vendita (OPV) è attesa tra 14 e il 21 ottobre e, per la prima volta, per una società pubblica, avverrà in versione digitale, ossia tramite online bancking. (PMI.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il Tesoro possiede sinora il 29,26% dell’istituto, mentre un altro 35% appartiene a Cassa depositi e prestiti, che è un ente statale. L’operazione avverrà verosimilmente a partire dal prossimo 21 ottobre. (InvestireOggi.it)

Poste Italiane e il ministero dell’Economia e delle Finanze lavorano per la vendita della seconda tranche del capitale della società, pari al 15%, che dovrebbe trovare conclusione entro un mese. Il collocamento verrà seguito da advisor (banche estere e italiane) che saranno selezionati nei prossimi giorni dal dicastero guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti, con l’intera operazione che, così come riferito da fonti istituzionali, avverrà in tempi brevi. (QuiFinanza)

Rendimento attraente se, come stimato dagli economisti, Bce taglierà i tassi fino al 2% entro luglio (24+)

Poste Italiane: governo Meloni fa altro passo verso privatizzazione. L'azionariato e il trend del titolo a Piazza Affari

Poste Italiane apre le danze alla prima offerta pubblica di vendita digitale. Il ministero dell'Economia e la società sono al lavoro per la cessione della seconda tranche, pari al 15% del capitale, entro un mese. (Corriere della Sera)

«Non è una nostra decisione, è una domanda che non va fatta ai manager». L'ad di Poste, Matteo Del Fante, interpellato in audizione in commissione Trasporti alla Camera, non ha commentato la decisione del Tesoro di collocare una quota fino al 15% della società che dovrebbe portare in cassa circa 2,5 miliardi a fine ottobre, prima della presentazione della trimestrale attesa a inizio novembre. (il Giornale)

Vale la pena di ricordare che lo Stato italiano è il maggiore azionista dell’azienda guidata dal ceo Matteo Del Fante, controllando Poste Italiane con una quota pari al 29,26% in possesso del Mef e un altro pacchetto azionario pari al 35,00% in mano alla Cassa depositi e prestiti. (Finanzaonline)