Berco di Ferrara, ottomila no ai licenziamenti: sciopero e manifestazione
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Lunedì la manifestazione e lo sciopero di otto ore contro i 480 licenziamenti annunciati alla «Berco», l’azienda metalmeccanica (parti di macchine cingolate per movimento terra) di proprietà del colosso tedesco «Thyssenkrupp». Lungo il corteo seguito da comizi in piazza. «Eravamo fra i sette e gli ottomila», racconta Davide Benazzo, segretario dei metalmeccanici Cgil di Rovigo. Sono fra i 200 e i 250 gli operai veneti, quasi tutti polesani, che lavorano nello stabilimento a Copparo (Corriere della Sera)
Su altre fonti
È quanto hanno fatto sapere fonti sindacali dopo il tavolo al Mimit. Rimossa anche la disdetta degli accordi integrativi aziendali."Grazie alla lotta dei lavoratori l'azienda ha ritirato i licenziamenti e la disdetta dell'integrativo" sostengono, riguardo la vertenza Berco i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. (LA STAMPA Finanza)
– Ritirata da parte della Berco, società in portafoglio al gruppo Thyssenkrupp, la procedura di licenziamento collettivo per i 480 dipendenti dello stabilimento ferrarese di Copparo e di quello trevigiano di Castelfranco Veneto. (il Resto del Carlino)
“Un ottimo risultato frutto del lavoro delle organizzazioni sindacali che sono state sostenute da tutte le istituzioni territoriali; ora va a aperto immediatamente un tavolo di prospettiva a cui la Regione Emilia-Romagna darà un contributo importante. (Estense.com)
Manuel Moretto, segretario generale della FIOM CGIL di Treviso annuncia con soddisfazione l’esito positivo del tavolo ministeriale sulla crisi Berco: “Per rimanendo grave la situazione economica e industriale di Berco, grazie alle azioni messe in campo dai sindacati e alla grande partecipazione alla mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, che ha trovato anche l’appoggio di istituzioni locali - presenti al tavolo di confronto al MIMIT - l’azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo, che coinvolgeva 480 lavoratori impiegati nei siti produttivi di Copparo e Castelfranco Veneto, nonché la disdetta degli accordi integrativi aziendali, concordando inoltre di avviare una discussione fino al 25 novembre con l'obiettivo di raggiungere un’intesa per gestire gli aspetti occupazionali e ogni altra iniziativa ritenuta idonea per il superamento della fase di difficoltà”. (Oggi Treviso)
Il ritiro della procedura di licenziamento per 480 persone e della disdetta del contratto integrativo è senza dubbio una vittoria dei sindacati, dei lavoratori, del territorio e di tutte le istituzioni che si sono immediatamente mobilitate per scongiurare una conclusione che sarebbe stata insostenibile economicamente e socialmente”. (Rovigo.News)
Si apre una nuova fase di confronto tra azienda e organizzazioni sindacali, dopo il tavolo che si è tenuto ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che si è concluso con importanti impegni. (il Resto del Carlino)