Crisi Berco, l'appello del ministro Urso: «Trovare un accordo per evitare i licenziamenti». La vertenza tra l'azienda e i sindacati è in corso a Roma
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Crisi Berco, l'appello del ministro Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) durante il tavolo sulla vertenza: «Trovare un accordo per evitare i licenziamenti». Nei giorni scorsi i sindacati avevano organizzato un folto corteo a Copparo (Ferrara) per protestare contro il piano di esuberi che prevede, in quello stabilimento, la perdita di 480 dipendenti. Alla manifestazione avevano partecipato anche molti colleghi di Castelfranco, dove - per il momento - non sono previsti esuberi. (ilgazzettino.it)
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La Berco ha ritirato i licenziamenti e la disdetta dell’integrativo. È la buona notizia che arriva dai sindacati nazionali di categoria di Fim, Fiom e Uilm del settore siderurgico in seguito all’incontro tenutosi in mattinata con l’azienda al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). (Estense.com)
"Grazie alla lotta dei lavoratori", Berco "ha ritirato i licenziamenti e la disdetta dell'integrativo". Lo sciopero generale dei metalmeccanici della provincia di Ferrara di lunedì scorso, "tutte le mobilitazioni mes… (La Repubblica)
È quanto si apprende da fonti sindacali dopo il tavolo al Mimit. Rimossa anche la disdetta degli accordi integrativi aziendali. (Tuttosport)
Ora ci sia un «confronto tra le parti volto a individuare soluzioni industriali e occupazionali per superare la crisi in atto» afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. «Il risultato dell'incontro di oggi tenuto a Roma - puntualizza in una nota - deve rappresentare l'inizio di un confronto tra le parti volto a individuare le soluzioni industriali e occupazionali necessarie per superare la crisi in atto. (ilgazzettino.it)
Sono fra i 200 e i 250 gli operai veneti, quasi tutti polesani, che lavorano nello stabilimento a Copparo. Lunedì la manifestazione e lo sciopero di otto ore contro i 480 licenziamenti annunciati alla «Berco», l’azienda metalmeccanica (parti di macchine cingolate per movimento terra) di proprietà del colosso tedesco «Thyssenkrupp». (Corriere della Sera)
Le parti, accogliendo la richiesta avanzata dal ministro Adolfo Urso, hanno deciso di ritirare gli atti avanzati nei giorni scorsi. Si apre una nuova fase di confronto tra azienda e organizzazioni sindacali, dopo il tavolo che si è tenuto ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che si è concluso con importanti impegni. (il Resto del Carlino)