Omicidio del vigilantes a Bergamo, la pm Rota: «Il movente è la gelosia»

Omicidio del vigilantes a Bergamo, la pm Rota: «Il movente è la gelosia»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere TV INTERNO

C'è la gelosia alla base dell'omicidio di Mamadi Tunkara, il vigilante gambiano di 36 anni ucciso ieri a coltellate a Bergamo. A chiarirlo il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota durante una conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio in questura: «Il movente è la gelosia per una donna», ha chiarito la procuratrice. La donna, già sentita dagli inquirenti, aveva avuto in passato una relazione con Djiram Sadate, l'uomo accusato dell'omicidio (Corriere TV)

Su altri giornali

A confessare il delitto l’uomo fermato in Svizzera nella mattinata di sabato 4 gennaio, poiché sprovvisto di documenti in regola. Qui era stato consegnato ai colleghi italiani, a Chiasso, prima di essere portato in questura a Bergamo, dove ha confessato l’omicidio. (L'Eco di Bergamo)

Uno scenario del tutto imprevedibile, descritto dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota durante la conferenza stampa in Questura, che si è tenuta dopo l'arresto del presunto killer. Il suo ex fidanzato, Sadate Djiram, 28 anni, richiedente asilo del Togo in Italia dal 2024, incensurato, era geloso e ha voluto «vendicarsi». (leggo.it)

Ha confessato in questura il presunto autore del delitto di Mamadi Tunkara: il movente è sentimentale. Il delitto è avvenuto ieri attorno alle 15, in via Tiraboschi, nella zona dello shopping, e già nelle ore successive la polizia era sulle tracce del presunto killer. (Tiscali Notizie)

Omicidio in via Tiraboschi, il sospettato ha confessato in Questura: “Il movente? Gelosia”

«Gli ho detto: dimmi che stai con lei, dillo! Ma è stato lui ad aggredirmi per primo». Non confessa subito, Sadate Djiram, e quando dice ai poliziotti di volere un avvocato, cerca di sminuire quanto sta ammettendo. (La Repubblica)

Stava per scappare in Svizzera l'uomo identificato come presunto killer di Mamadi Tunkara, 36 anni, addetto alla sicurezza di un supermercato, ucciso venerdì 3 gennaio a Bergamo. Secondo quanto si apprende, il responsabile del gesto sarebbe un cittadino africano, di cui al momento non è nota la nazionalità, senza fissa dimora. (MilanoToday.it)

"Di che tipo?". "Sì, c'è. (BergamoNews.it)