Carceri, Ciambriello: Servono figure di ascolto, criminologi, assistenti sociali

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Carceri, Ciambriello: Servono figure di ascolto, criminologi, assistenti sociali Incontro della conferenza dei garanti territoriali con il ministro della giustizia Carlo Nordi Incontro del Ministro della Giustizia Carlo Nordio con il Portavoce della Conferenza dei garanti territoriali Samuele Ciambriello ed una delegazione composta dal garante regionale del Piemonte Bruno Mellano e dalla garante comunale di Roma Valentina Calderone. (Ottopagine)

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Costruzione di nuovi istituti; riforma della custodia cautelare, rideterminando in modo rigoroso i presupposti per la sua applicazione relativamente al rischio di reiterazione; rafforzare le misure alternative con riguardo ai detenuti tossicodipendenti o in condizione di comprovata fragilità psico-fisica, escludendo provvedimenti di clemenza generalizzati; migliorare le condizioni all'interno delle strutture attraverso modifiche dell'ordinamento penitenziario. (Civonline)

Dopo gli appelli, le promesse, gli annunci, le visite, le proposte e le controproposte, i commissari e i tavoli di lavoro, gli allarmi e le rassicurazioni, ora è il momento di voltare pagina. E di fare: la politica deve occuparsi sul serio delle carceri. (il manifesto)

Quelli del governo restano vuoti. Eccezion fatta per la sventurata sottosegretaria all’Economia Sandra Savino, costretta ad annuire quando le opposizioni le dicono che il carcere non è materia sua. (L'HuffPost)

tutti i parlamentari e gli uomini di Governo che si confronteranno giovedì prossimo nell’Aula di Montecitorio abbiano la mente concentrata non sulla polemica politica ma sui volti degli oltre 61.000 detenuti che oggi languono nelle carceri italiane”. (Aduc)

«C’è un certo sentore di dileggio del Parlamento», dice sardonica la dem Debora Serracchiani dopo quasi due ore di interventi a tutto tondo sulle carceri pronunciati nell’aula di Montecitorio dai deputati dell’opposizione davanti ai banchi di fatto vuoti del governo. (il manifesto)

La dichiarazione “Il sovraffollamento penitenziario non si risolve con misure clemenziali che compromettono legalità e sicurezza. La soluzione passa invece attraverso la costruzione di nuovi istituti e padiglioni, oltre alla creazione di percorsi dedicati a detenuti con problematiche specifiche, come la tossicodipendenza o il disagio psichico”. (ilSicilia.it)