Eurogate del 5G: “Pressioni Huawei su parlamentari Ue”
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Uffici parlamentari perquisiti, sigilli alle stanze, manager indagati. E un presunto giro di soldi, viaggi, cene e pure biglietti per lo stadio in cambio di provvedimenti e iniziative favorevoli alla causa dei gruppi di pressione. A due anni dal cosiddetto “Qatargate”, torna l’incubo corruzione e lobby al Parlamento europeo. Con almeno una decina di eurodeputati … (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Ed eletto, dagli stessi suoi compagni di centrosinistra, a simbolo di una giustizia che non sempre funziona. Oggi però il nome di Ferrandino to… (la Repubblica)
Gli uffici del Parlamento europeo sui quali le autorità del Belgio hanno apposto i sigilli nel quadro dell'indagine sulla presunta corruzione legata a Huawei corrispondono a quelli di due assistenti parlamentari rispettivamente parte degli staff di Forza Italia (Ppe) e dei liberali di Democratic Bulgaria (Renew). (ilmessaggero.it)
Roma, 13 mar. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.L’Ufficio del procuratore federale belga ha dichiarato che diverse persone sono state tratte in arresto per essere interrogate in merito a un caso di “corruzione attiva” nel parlamento, oltre che per “falsificazione e uso di documenti falsi”. (Agenzia askanews)

Il copione è sempre lo stesso: viaggi di lusso, biglietti per eventi sportivi e bonifici sospetti, il tutto condito da un'opacità istituzionale che rende il confine tra lobbying e Niente Quatar, ma al suo posto il colosso cinese Huawei. (Secolo d'Italia)
LaPresse (LAPRESSE)
è il direttore affari pubblici dell'ufficio Huawei all'Ue e che in passato ha ricoperto il ruolo di assistente parlamentare di due ex eurodeputati italiani. Al momento non risulta indagato alcun parlamentare europeo, "ma non è escluso che nel corso delle indagini la Procura federale belga chieda la revoca dell'immunità parlamentare di diversi eletti". (Il Sole 24 ORE)