Istat, il Pil del terzo trimestre resta stazionario
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Nel terzo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil) corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2023. Lo rende noto l'Istat precisando che la stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita nulla dell'economia italiana nel terzo trimestre del 2024 rilasciata in via preliminare a fine ottobre. (Tuttosport)
Se ne è parlato anche su altri media
Ma nel terzo trimestre il Pil rimane cristallizzato sui livelli di maggio-giugno e anche dal manifatturiero provengono segnali di allarme, per effetto del calo della domanda e del crollo delle esportazioni verso la Germania, sempre più in crisi. (ilgazzettino.it)
In termini acquisiti la crescita in Italia si attesta allo 0,5% nel 2024, in lieve rialzo rispetto allo 0,4% della stima preliminare. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati sul Pil del terzo trimestre. (Il Diario del Lavoro)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 02 dic - Nel terzo trimestre del 2024 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e' rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed e' cresciuto dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2023. (Il Sole 24 ORE)
L’economia rallenta, ma la buona performance del turismo ed i rinnovi contrattuali spingono la ripresa dei consumi. I dati odierni diffusi dall’Istat confermano la frenata del Pil nel terzo trimestre dell’anno, ormai indirizzato verso una crescita che, a fine anno, non dovrebbe superare purtroppo lo 0,5%. (ilMetropolitano.it)
L’auspicata revisione del Pil del terzo trimestre dell’anno non c’è stata. Tra luglio e settembre l’economia italiana si è fermata. (L'HuffPost)
Segnali più incoraggianti, invece, arrivano dai consumi delle famiglie, che segnano un’importante ripresa, con una variazione del +1,4% rispetto al trimestre precedente. L’economia rallenta, ma la buona performance del turismo ed i rinnovi contrattuali spingono la ripresa dei consumi. (Confesercenti)