Istat conferma: nel terzo trimestre Pil invariato, crescita acquisita per il 2024 sale a +0,5%
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Nel terzo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2023. L’Istat conferma così i numeri della stima preliminare sul Pil pubblicata il 30 ottobre 2024. Tuttavia la crescita acquisita dell’economia Italiana si attesta allo 0,5% nel 2024, in lieve rialzo rispetto allo 0,4% della stima preliminare. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
L’economia rallenta, ma la buona performance del turismo ed i rinnovi contrattuali spingono la ripresa dei consumi. I dati odierni diffusi dall’Istat confermano la frenata del Pil nel terzo trimestre dell’anno, ormai indirizzato verso una crescita che, a fine anno, non dovrebbe superare purtroppo lo 0,5%. (Hashtag Sicilia)
ROMA — Pil a zero nel terzo trimestre. E occupazione che torna a salire in ottobre, dopo la frenata di settembre, trainata dagli over 50. Gli inattivi crescono più degli occupati, soprattutto tra donne e under 34. (la Repubblica)
L'economia italiana continua a rallentare, ma alcuni settori stanno contribuendo a dare segnali positivi. Tuttavia, la ripresa dei consumi da parte delle famiglie sta offrendo un raggio di speranza per l’economia. (ciociariaoggi.it)
In una situazione in cui vi è fame di crescita, anche i decimali contano. La lettura dei dati offre spunti interpretativi interessanti. (Tiscali Notizie)
I dati odierni diffusi dall’Istat confermano la frenata del Pil nel terzo trimestre dell’anno, ormai indirizzato verso una crescita che, a fine anno, non dovrebbe superare purtroppo lo 0,5%. Segnali più incoraggianti, invece, arrivano dai consumi delle famiglie, che segnano un’importante ripresa, con una variazione del +1,4% rispetto al trimestre precedente. (Farodiroma)
A ottobre l'Istat ha rilevato 47mila occupati in più, +363mila rispetto a un anno fa, che hanno fatto salire il tasso di occupazione al 62,5%. Ma nel terzo trimestre il Pil rimane cristallizzato sui livelli di maggio-giugno e anche dal manifatturiero provengono segnali di allarme, per effetto del calo della domanda e del crollo delle esportazioni verso la Germania, sempre più in crisi. (ilgazzettino.it)