Una foglia di fico chiamata Anpi

Una foglia di fico chiamata Anpi
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il Giornale INTERNO

Ascolta ora 00:00 00:00 Tutti da Pagliarulo il lunedì sera. Schlein e Conte, i gemelli Avs Bonelli&Fratoianni e il radicale Magi: tutti sul palco Anpi, ieri sera, a preparare la Resistenza del nuovo Fronte Popolare, che in Italia prende le forme del referendum contro le riforme Meloni: si parte con l'Autonomia differenziata (e pazienza se fu proprio la sinistra, con la riforma del Titolo V, a spianarle la strada), in attesa del premierato. (il Giornale)

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La serata sul palco dell’Anpi di Bologna che ha riunito i leader dell’opposizione si è conclusa intonando Bella Ciao. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, i portavoce di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, Riccardo Magi di Più Europa e Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista, insieme con i militanti e con il presidente dell’Associazione, Gianfranco Pagliarulo, hanno concluso la festa. (Il Fatto Quotidiano)

"Gli eventi di questi ultimi giorni stanno alterando i termini del conflitto e minando ancor di più le possibilità di un confronto difficile. Il giorno dopo la contestazione da parte della fronda antagonista che si oppone alla costruzione delle nuove scuole Besta al parco Don Bosco, le reazioni sono unanimi. (il Resto del Carlino)

Una protesta che, puntuale, è andata in scena mentre Matteo Lepore inaugurava, in piazza Lucio Dalla, la festa nazionale dell’Anpi. – Probabilmente, all’assemblea che l’altra sera si è tenuta al parco Don Bosco, attivisti e ‘sodali’ (vedette anarchiche comprese) hanno discusso anche della contestazione che avrebbero inscenato il giorno successivo, ossia ieri, nei confronti del sindaco. (il Resto del Carlino)

La “via francese” di Schlein e Conte: «Il Fronte popolare modello per noi»

Al termine della serata, Schlein, Fratoianni, Bonelli e Magi (ma non Conte, in quel momento non presente sul palco) hanno cantato "Bella Ciao". (Tiscali Notizie)

Aleggia l’idea di un «Fronte costituzionale» più ampio anche del cosiddetto «campo largo», definizione che ormai soltanto a sentirla scatena praticamente in tutti gli esponenti dell’opposizione il riflesso condizionato di riti apotropaici e scaramanzie varie. (il manifesto)

Eccola, la suggestione che prende corpo tra i progressisti di casa nostra per «battere la destra» di Giorgia Meloni. Come l’unione di socialisti e sinistra “ribelle” transalpina che in Francia ha dimostrato di tener testa all’ascesa dell’ultradestra. (ilmessaggero.it)