Esplosione deposito Eni a Calenzano, danni per € 3 milioni a 100 aziende, imprenditore: "Non sappiamo quando rientreremo, il pensiero va alle vittime"
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Supera i 3 milioni di euro la prima stima dei danni causati dall'esplosione del deposito Eni di Calenzano, avvenuta lunedì 9 dicembre. L’onda d’urto avrebbe coinvolto circa cento aziende nell’area circostante, distruggendo o danneggiando finestre, portoni e intere pareti. Secondo Mirko Sulli, sindacalista di Cna piana fiorentina, "la situazione è in evoluzione e la stima dei danni varia di minuto in minuto. (Il Giornale d'Italia)
Su altri media
Esclusa l’ipotesi di una detonazione causata da esplosivi. LA PROCURA INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO E SULLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA. (Il Fatto Quotidiano)
Invoca un feretro. Pretende di posare una mano su quel legno che custodisce carne della sua carne. (LA NAZIONE)
Inizialmente dato per disperso, Franco Cirelli è una delle cinque vittime accertate dell’esplosione nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze. Cire… (La Stampa)
La procura di Prato conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortun… (La Repubblica Firenze.it)
Al deposito Eni di Calenzano era in corso una manutenzione straordinaria, resasi necessaria su apparati che ne avrebbero necessitato da anni. Dai primi rilievi tecnici, inoltre, nell'impianto non è stato trovato esplosivo, quindi, viene escluso che l'esplosione sia da attribuire a un possibile sabotaggio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il sindaco di Calenzano: "Dobbiamo aprire una riflessione" (LA NAZIONE)