Esplosione a Calenzano, la causa e i dubbi sulle misure di sicurezza: «Manutenzione fatta durante i rifornimenti»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Al momento dell’esplosione nel deposito dell’Eni di Calenzano, lunedì mattina, sotto la pensilina di carico carburanti non c’erano solo gli autisti delle autobotti che facevano rifornimento ma c’era anche una squadra di sei persone impegnata in un’attività di manutenzione. Erano dipendenti della Sergen srl, azienda specializzata in impianti petroliferi, che ha sede a Grumento Nova (Potenza). Secondo quanto spiegato dallo stesso caposquadra, che si trova ricoverato a Careggi per le ferite riportate, il gruppo — composto da un capocantiere, un amministrativo, un saldatore, un meccanico-autista e un meccanico — stava lavorando con l’aiuto di un bobcat per mettere in sicurezza una linea di erogazione benzina che non veniva più utilizzata da anni. (Corriere Fiorentino)
La notizia riportata su altri media
Secondo le prime ricostruzioni, una fuoriuscita di carburante durante lavori di manutenzione avrebbe innescato il disastro, con una scintilla che ha causato l’esplosione. L’incidente ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di ventisei, di cui tre in condizioni critiche. (Il Giornale d'Italia)
Oggi nessuno degli autisti ha voglia di parlare: è il giorno del dolore. (Corriere Fiorentino)
Ed è proprio su questi lavori che la Procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, sta concentrando l'attenzione per cercare di capire cosa possa aver causato la devastante deflagrazione che, lo scorso lunedì 9 dicembre, ha causato la morte di cinque operai e il ferimento, grave, di altri tre. (Corriere della Sera)
L’onda d’urto avrebbe coinvolto circa cento aziende nell’area circostante, distruggendo o danneggiando finestre, portoni e intere pareti. Supera i 3 milioni di euro la prima stima dei danni causati dall'esplosione del deposito Eni di Calenzano, avvenuta lunedì 9 dicembre. (Il Giornale d'Italia)
Eni: “Ipotesi premature” Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti che indagano sull’esplosione al deposito Eni di Calenzano (Firenze) in cui sono morte 5 persone, un operatore avrebbe lanciato l’allarme pochi secondi prima dell’incidente. (Fanpage.it)
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Sindaco di Calenzano: Dopo la tragedia chiediamo se le misure prese sono sufficienti 11 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)