Guerra in Ucraina, si allarga il caso deepfake: dopo la sindaca di Berlino, anche quello di Madrid è stato ingannato dal finto sindaco di Kiev

Open ESTERI

La prima ad aprire il caso è stata Franziska Giffey, sindaca di Berlino.

La conversazione è iniziata come da programma, i due si sono scambiati qualche battuta ma subito sono arrivati i sospetti.

Nel pomeriggio di ieri Giffey aveva in agenda una videoconferenza con Vitaly Klitschko, il sindaco di Kiev.

Quando Klitschko ha cominciato a parlare di rifugiati ucraini, la sindaca di Berlino si è accorta che qualcosa non stava funzionando. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

In realtà, nel corso degli anni, qualche sentenza più attenta all’importanza delle componenti tecnologiche di un indagine pure c’è stata. Sarà anche comodo, ma bisogna sempre considerare che l’attribuzione di valore legale a questa “certificazione privata” “inverte l’onere della prova”. (la Repubblica)

Insomma, si sono accorti che – al di là delle apparenze – quello in videochiamata non poteva essere il vero sindaco di Kiev. I russi hanno utilizzato la tecnologia deepfake per impersonare Vitaly Klitschko, il sindaco di Kiev. (Lega Nerd)

Il sindaco fake di Kiev e il primo cittadino di Berlino: la chiacchierata surreale. Dunque il sindaco fake di Kiev ha le sembianze di Vitaly Klychko, ovvero quello originale. Roma, 26 giu – Il sindaco di Kiev era in videoconferenza. (Il Primato Nazionale)

Ma Ludwig non era stato l’unico sindaco a essere preso di mira dal falso Klitschko. Il problema è che la persona con cui aveva parlato il sindaco di Vienna non era il collega Klitschko, ma un falso Klitschko, in tutto e per tutto uguale al sindaco di Kiew. (Austria vicina)

Sono queste le tre giunte comunali beffate da un misterioso utente che ha fatto credere ai tre sindaci, utilizzando la tecnologia deepfake, di essere in collegamento con Vitali Klitschko, ex campione del mondo di pugilato e, soprattutto, sindaco di Kiev (DDay.it)

Una richiesta che Giffey ha trovato molto strana, considerando che Klitschko, quando era un pugile, ha vissuto per tanti anni ad Amburgo e parla fluentemente il tedesco. Possiamo solo immaginare la delusione del primo cittadino di Vienna quando il suo staff gli ha riportato la notizia che lui con Vitali Klitschko in realtà non ci aveva mai parlato. (Rivista Studio)