La speleologa bloccata a Bueno Fonteno liberata dopo 80 ore: chi ha pagato i soccorsi? - Il video
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Per salvare la speleologa sono stati impiegati oltre 150 tecnici del Soccorso alpino per più di 14 ore al giorno Oltre 150 tecnici del Soccorso Alpino impegnati per oltre 14 ore al giorno sono stati impegnati per più di tre giorni nel salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata ferita nell’Abisso Bueno Fonteno. Intorno alle 3 di notte del 18 dicembre, la speleologa è stata estratta dalla grotta carsica, profonda oltre 500 metri, dove si era addentrata per esplorarne un’area ancora sconosciuta. (Open)
Su altre fonti
Per capire esattamente quale sia la loro entità serviranno esami ed analisi approfondite. Fonteno (Bergamo) – Ottavia Piana, finalmente all’aria aperta, è stata portata all’ospedale Giovanni III di Bergamo con l’eliambulanza di Brescia, abilitata al volo notturno. (IL GIORNO)
Nell’incidente la donna ha riportato diversi traumi e fratture. Dopo quattro giorni la speleologa Ottavia Piana è stata tirata fuori dalla grotta Bueno Fonteno, nel bergamasco, dove era rimasta intrappolata sabato scorso in seguito ad una caduta. (Virgilio Notizie)
Per recuperare Ottavia Piana dalla grotta Abisso Bueno Fonteno (Bergamo) hanno lavorato oltre 130 tecnici per oltre 70 ore. (Fanpage.it)
Ho volutamente atteso la conclusione dell’intervento di soccorso per scrivere le riflessioni che seguono. È di questa mattina la bella notizia che la speleologa, di cui non farò il nome perché non necessario per questa riflessione, infortunatasi nella grotta Bueno Fonteno è stata portata in superficie e affidata al sistema sanitario per le opportune cure. (Planetmountain)
BERGAMO (ITALPRESS) – È stata riportata in superficie Ottavia Piana, la speleologa di 32 anni rimasta intrappolata sabato in una grotta nel bergamasco. (CremonaOggi)
Noi dobbiamo rispettare dei protocolli per ridurli il più possibile”. Giorgio Pannuzzo, speleologo, ha descritto il contesto della spedizione durante la quale Ottavia Piana è rimasta bloccata nell’Abisso Bueno Fonteno per 80 ore: “L’avventura per noi fa parte del gioco, ma non siamo quelli che cercano l’avventura, quelli che sanno sopravvivere ai grandi rischi. (LAPRESSE)