Joe Biden non intende mollare

“Placherò le paure dei democratici”, ha insistito Biden sottolineando di “non voler correre per lasciare un’eredità ma per finire il lavoro iniziato”. Questo è un concetto che ripete spesso rivendicando il suo record di leggi approvate, la sua esperienza da senatore che gli ha permesso di operare in maniera efficace a Capitol Hill e la sua capacità di leadership internazionale. “Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perchè una sua vittoria sarebbe un disastro”, ha risposto a chi gli fa notare che anche tra i partner esteri si è diffuso un certo scetticismo sulla sua capacità di vincere e governare per altri quattro anni. (RSI.ch Informazione)

La notizia riportata su altri media

C’era molta attesa per il faccia a faccia con i media dopo il disastroso dibattito del 27 giugno ad Atlanta e il moltiplicarsi di richieste… WASHINGTON. (La Stampa)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Si è chiusa con questa gaffe di Joe Biden la conferenza sull'Ucraina del summit Nato di Washington. «L'Ucraina vincerà questa guerra. (ilmessaggero.it)

Ma c’è un altro passaggio a vuoto. Infatti, riferendosi a Kamala Harris, tira fuori dal cilindro un “vice presidente Trump”. (L'Opinione delle Libertà)

A pochi minuti dalla conferenza stampa convocata per dimostrare che la brutta impressione data agli elettori durante il dibattito con Trump era solo una giornata storta, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto una nuova gaffe: annunciando le intese pro Ucraina al termine del vertice Nato di Washinton, Biden ha chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy "presidente Putin", suscitando udibili sospiri nella sala. (la Repubblica)

A Washington tutti gli occhi sono puntati su Joe Biden, sempre più in difficolta, con una parte del suo partito che vorrebbe che si dimettesse ed esponenti di spicco dell'establishment Usa che gli consigliano di farsi da parte. (Corriere della Sera)