Angelo Vassallo, il figlio Antonio: «Fabio Cagnazzo? Non mi è mai piaciuto. Per me non è finita: voglio chi tradì mio padre»
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Dopo 14 anni, finalmente la verità. Svolta nelle indagini sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. Arrestate quattro persone, tra cui due carabinieri: l'ufficiale Fabio Cagnazzo, il figlio del boss e collaboratore di giustizia Ridosso, l'imprenditore Cipriano e l'ex brigadiere Cioffi. Il primo cittadino del comune del Salernitano aveva scoperto un traffico di droga che coinvolgeva ambienti della camorra e militari dell'Arma. (leggo.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Era un pescatore davvero, Angelo Vassallo. Che, disgustato dal degrado della sua Pollica, nel Cilento, decise improvvisamente di candidarsi come sindaco. Sulla carta le possibilità che venisse eletto erano praticamente nulle, visto che il paese era in mano a una combriccola di affaristi; alla fine, però, ce la fece e indossò la fascia tricolore per 12 anni: finché non fu ucciso in un agguato, il 5 settembre 2010 (Avvenire)
Quattordici anni e due mesi dopo l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, la gip Annamaria Ferraiolo, su richiesta della procura di Salerno coordinata da Giuseppe Borrelli, ha disposto la custodia cautelare in carcere per i 4 presunti mandanti dell’assassinio. (il manifesto)
«Finalmente! Aspettavamo da tempo questo giorno. Il filone è quello giusto: riguarda la droga. (ilmattino.it)
L’omicidio del sindaco pescatore di Pollica Angelo Vassallo fu deciso dall’imprenditore delle sale cinematografiche Giuseppe Cipriano, pianificato ed eseguito dal carabiniere Lazzaro Cioffi, da Cipriano e dal pentito di camorra Romolo Ridosso che con lui partecipò a un sopralluogo due giorni prima, e le indagini furono scientificamente depistate sin da subito dal colonnello dei … (Il Fatto Quotidiano)
Le parole del figlio, Antonio Vassallo Finalmente si sta facendo luce sull’omicidio di Angelo Vassallo, per lui, per la sua famiglia e per chi non ha mai smesso di credere nel raggiungimento della verità. (Info Cilento)
Una vera e propria dinastia di carabinieri. Il nonno di Fabio Cagnazzo era maresciallo, mentre suo padre, Domenico, è stato un generale di alto profilo, noto per l’arresto di Enzo Tortora nel 1983. Anche i fratelli Salvatore e Massimo, gemello di Fabio, sono ufficiali superiori. (ciociariaoggi.it)