Stop alle navi da guerra di Putin: così la Siria "caccia" i mezzi russi
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Il nuovo governo siriano ha rescisso il trattato che garantiva alla Russia una presenza militare a lungo termine nel Mar Mediterraneo. Damasco ha infatti messo fine al contratto con la società russa Stroytransgaz per la concessione del porto di Tartus. Un contratto firmato nel gennaio del 2017, e mediato dall'allora leader Bashar al-Assad. " Tutti i proventi delle operazioni del porto saranno d'ora in poi diretti a Damasco ", ha dichiarato Riad Joudi, responsabile delle dogane del governatorato di Tartus. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Da Mosca giunge la notizia che il nuovo Governo siriano avrebbe rescisso l’accordo con la Russia firmato nel 2019, che aveva esteso la locazione del porto di Tartus a favore della Marina russa per 49 anni, che doveva terminare nel 2068. (Ares Osservatorio Difesa)
Le navi russe che da settimane attendevano al largo della Siria per evacuare le forze militari hanno finalmente attraccato nel porto di Tartus e ci si chiede dove finiranno mezzi ed equipaggiamenti di Mosca (il Giornale)
La fine dell’èra della Russia in Siria – conquistata a suon di bombardamenti a tappeto e efferatezze del Gruppo Wagner - si sta per compiere: nelle ultime ore sono successe tre cose che lo certificano in maniera inequivocabile. (La Stampa)