9 marzo, cinque anni dopo: in 10 grafici ecco come il lockdown ci cambiò la vita
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Il 9 marzo 2020, dopo la dichiarazione di pandemia da parte dell'OMS, e l'impennata di decessi, l'Italia entrava in lockdown: un evento senza precedenti che ha stravolto ogni aspetto della vita quotidiana. A distanza di cinque anni i dati mostrano come si siano modificati consumi, mobilità e abitudini sociali nei Paesi che decisero di adottare quella drammatica ed estrema misura di emergenza. Dalle spese per beni essenziali al boom dell'e-commerce, dall'uso dello smartworking alla riscoperta delle piccole comunità, analizziamo attraverso 10 grafici i cambiamenti più significativi. (Focus)
La notizia riportata su altri media
Il 9 marzo 2020, l’Italia è stata il primo paese occidentale a decretare un lockdown nazionale per contrastare il dilagare del Covid-19. Il ricordo di quei giorni e l’impatto sociale (Radio Kiss Kiss)
L’eredità della pandemia. Il Veneto a cinque anni dal lockdown del 9 marzo 2020 (La Difesa del Popolo)
Il provvedimento siglato quella sera di marzo, sintetizzato da Conte con le parole “Io resto a casa” è diventato il primo di una lista lunghissima. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se ci adatteremo a queste norme più stringenti". (la Repubblica)
L’Azienda socio sanitaria territoriale ha preparato un podcast con i testi di Annamaria Casarini e Claudia Cassino (ufficio comunicazione dell’Asst) e la voce narrante di Katiuscia Spinelli, infermiera di emergenza urgenza e attrice del Ramo. (Il Cittadino)
Un momento drammatico per tutto il Paese: la conta quotidiana dei contagi e dei morti da Covid-19, le terapie intensive piene, una nazione in ginocchio, che dipendeva dalle poche pagine di un Dpcm. (Fanpage.it)
Cinque anni fa, in questi giorni, anche la Granda iniziava a toccare con mano gli effetti dalla pandemia da Covid-19. Il 6 marzo i primi casi in provincia, il 10 la prima vittima. Nel frattempo, la sera del 9, era entrato in vigore il decreto “Io resto a casa”: entravano a far parte del vocabolario quotidiano termini oggi ricordati sinistramente come “quarantena”, “distanziamento”, “lockdown” e altri ancora. (Cuneodice.it)