Cinque anni fa Cuneo si preparava al lockdown. Risso: “La pandemia vera ora sono i disturbi mentali”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Cinque anni fa la provincia di Cuneo stava per fermarsi. Da settimane i telegiornali parlavano ininterrottamente dell’aumento dei casi di un virus quasi sconosciuto, ma che faceva paura. Parte dell’Italia era già chiusa e il 9 marzo 2020 toccò anche alla Granda, con il lockdown a livello nazionale. Si pensava sarebbe stato uno stop momentaneo e invece stare tutto il giorno tra le quattro mura di casa diventò la normalità. (Cuneodice.it)
Ne parlano anche altre testate
Il corteo di camion militari che scortano le bare fuori da Bergamo, strade e piazze deserte, le serrande dei negozi abbassate, i volti nascosti dietro le mascherine. Sono alcune delle immagini simbolo della pandemia da Covid-19 che ormai cinque anni fa ha sconvolto l'Italia e il mondo. (Cuneodice.it)
Dalle spese per beni essenziali al boom dell'e-commerce, dall'uso dello smartworking alla riscoperta delle piccole comunità, analizziamo attraverso 10 grafici i cambiamenti più significativi. A distanza di cinque anni i dati mostrano come si siano modificati consumi, mobilità e abitudini sociali nei Paesi che decisero di adottare quella drammatica ed estrema misura di emergenza. (Focus)
"Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione Io resto a casa. Ci sarà l'Italia come zona protetta": con queste parole, la sera del 9 marzo 2020, l'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciava il lockdown per affrontare la pandemia da Coronavirus. (Fanpage.it)
Cinque anni fa, in questi giorni, anche la Granda iniziava a toccare con mano gli effetti dalla pandemia da Covid-19. Il 6 marzo i primi casi in provincia, il 10 la prima vittima. Nel frattempo, la sera del 9, era entrato in vigore il decreto “Io resto a casa”: entravano a far parte del vocabolario quotidiano termini oggi ricordati sinistramente come “quarantena”, “distanziamento”, “lockdown” e altri ancora. (Cuneodice.it)
Il ricordo di quei giorni e l’impatto sociale Sono passati cinque anni da quel marzo 2020 che ha segnato una svolta storica per il mondo intero. Il lockdown imposto per contenere la diffusione del Covid-19 ha cambiato radicalmente la vita di miliardi di persone, lasciando un’eredità profonda in ambito sociale, economico e sanitario. (Radio Kiss Kiss)
Quando il 9 marzo del 2020 l’ex premier Giuseppe Conte annunciava le drastiche misure per il contenimento della pandemia di Covid 19 nessuno sapeva quello che sarebbe successo nei mesi successivi. Il provvedimento siglato quella sera di marzo, sintetizzato da Conte con le parole “Io resto a casa” è diventato il primo di una lista lunghissima. (la Repubblica)