Olio, è il momento di "spremere". Frantoi sold out in tutta la provincia
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Sarà un’annata da ricordare il 2024 per quel che riguarda le olive in Valbisenzio. Per il quantitativo dei frutti, un’abbondanza che ha caratterizzato tutta la Toscana, dopo un 2023 di "scarica" in cui molti sono stati costretti a rinunciare alla produzione. E per le richieste di spremiture concentrate nello stesso lasso di tempo, che ha portato molti a posticipare la raccolta o a rivolgersi fuori provincia. (LA NAZIONE)
Ne parlano anche altre testate
San Casciano Val di Pesa (Firenze), 13 novembre 2024 – La stagione olearia 2024 è particolarmente impegnativa per i produttori italiani. E non si dica che costerà troppo, perché il prezzo del nostro olio extravergine è assolutamente congruo. (LA NAZIONE)
Il problema è economico. Questo ha comportato un aumento del peso dell’oliva ma, in percentuale, una diminuzione dell’olio. (LA NAZIONE)
A pesare sulla carenza di olive in provincia sono al momento una molteplicità di fattori che messe insieme hanno determinato sia la caduta precoce dei frutti dall’albero che in alcuni casi, risultati decisamente al di sotto delle aspettative. (LA NAZIONE)
Le condizioni climatiche estive e l’assenza di infestazioni da mosca olearia hanno contribuito a mantenere le olive in perfetto stato. Sono molto buoni. (LA NAZIONE)
Finalmente sono usciti i dati di Frantoio Italia dell’ICQRF che delineano un quadro di forte penuria per l’olio di oliva italiano. E’ cresciuto solo di quattromila tonnellate lo stock di olio di oliva italiano da settembre a ottobre, nonostante la raccolta sia stata anticipata in tante aree olivicole italiane. (Teatro Naturale)
Lo rileva il presidente di Coldiretti Lamezia, Michelangelo Notarianni, in una dichiarazione ufficiale che riflette sui risultati di produzione ottenuti quest’anno. (Il Lametino)