Il parco Verde e i decenni d’indifferenza dello Stato, l’ultima denuncia di don Patriciello: se ne sono lavati le mani
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NAPOLI. «Dopo il terremoto degli anni ’80, lo Stato ha preso le famiglie napoletane, sfollate, provenienti dai quartieri più poveri e li ha messi nel Parco verde. Poi se ne è lavato le mani. Ebbene, lasciando questo posto a se stesso, ne hanno fatto uno mostro». È racchiusa tutta in queste parole la storia di degrado, di illegalità, di disperazione e di isolamento di chi vive nel Parco verde di C… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
PUBBLICITÀ Sono le istantanee degli interni di alcune delle 36 case popolari sgomberate tre giorni fa a Caivano perchè abitate da persone che non ne avevano alcun diritto, sia per questioni di reddito, sia perché pregiudicate e risultate affiliate o vicine alla camorra. (Internapoli)
Una dimensione che il governo a suon di iniziative anti-degrado e politiche sulla sicurezza, (Secolo d'Italia)
È questo che viene in mente a osservare il «day after» degli sgomberi di Caivano. Sit in con tanto di cartelloni e striscioni con frasi a effetto. (Corriere della Sera)
Nel Parco Verde inizia un’operazione interforze su larga scala che porterà allo sgombero di 36 famiglie (per un totale di 132 persone) che occupavano alloggi di edilizia popolare senza averne i requisiti. (ilmattino.it)
Un mezzo dell'esercito sbarra la strada lungo via delle Magnolie mentre un elicottero sorvola le strade invase dalle forze dell'ordine. Caivano, ore 10, Parco Verde è blindato, letteralmente, per l'operazione di sequestro destinata allo sgombero delle case occupate abusivamente. (La Repubblica)
La mia parrocchia è assediata. Una grande tristezza mi invade. (Avvenire)