Addio a Quincy Jones l’uomo venuto dal jazz che inventò Jacko
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Se nella musica si dovesse scegliere definitivamente chi merita di essere ricordato con l’acronimo Goat, il più grande di tutti i tempi, non c’è dubbio che il titolo vada assegnato a Quincy Jones, che se n’è andato domenica notte a 91 anni a Los Angeles, dopo una vita intensissima e meravigliosa. Il jazz e la musica nera vivono di titoli, ci sono Re, Regine, Duchi, Conti, First Ladies, Professori ma “Q” è stato il più grande, l’unico capace di attraversare la musica tenendo insieme passato, presente e futuro in un’aura di inscalfibile infallibilità. (Il Centro)
Ne parlano anche altri media
Quando nel 2018 il New York gli ha chiesto qual è stata la più grande innovazione musicale della sua lunga carriera, Quincy Jones ha risposto: «Tutto quel che ho fatto». Basta osservare l’eredità impareggiabile lasciata dal musicista morto il 3 novembre a 91 anni. (Rolling Stone Italia)
Di certo era il solo al mondo a poter gestire con autorità, in una manciata di ore, la più grande assemblea musicale mai concepita nella storia della musica pop… Addio grande burattinaio, manovratore eccellente, domatore di intoccabili mostri sacri come Miles Davis, Frank Sinatra e Michael Jackson. (la Repubblica)
è stato un arrangiatore, direttore d’orchestra, produttore discografico, compositore, trombettista e attivista statunitense che ha lasciato di sé una testimonianza straordinaria, conquistando qualcosa come 26 “Grammy awards”. (Cremona Sera)
E John Legend: "La prima volta che ho parlato con Q, lui mi ha delicatamente rimproverato perché uno dei membri della mia squadra non mi rappresentava bene durante il mio primo anno sotto i riflettori. (Radio Monte Carlo)
E … (La Stampa)
"Scusi, lei pensa di lavorare con un artista normale?" Davanti all’impertinenza della domanda, Quincy Jones contrasse il baffo, aggrottò la fronte, per poi spiegare all’incauto interlocutore di aver toccato assieme a Michael Jackson vette che non saranno più raggiunte, facendo cadere i confini culturali che fino ad allora avevano dominato le cose della musica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)