Lepore chiede spiegazioni. La destra attacca: «ipocrita»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
A distanza di tre giorni dalla manifestazione di Casapound davanti alla Stazione di Bologna, la destra continua a rafforzare la sua narrazione con verità alternative che travalicano la scadenza elettorale di domenica prossima. L’obiettivo della campagna contro i cortei antifascisti non è quello di vincere la contesa regionale, data per persa, quanto quello di portare a casa il ddl Sicurezza e di rafforzare la vocazione trumpiana della maggioranza, finora delegata solo a Salvini. (il manifesto)
Ne parlano anche altre fonti
Sabato 9 novembre a Bologna è andata in scena una provocazione ben riuscita. Una manifestazione di CasaPound contro il degrado della città ha suscitato una contromanifestazione degli antagonisti di sinistra. (la Repubblica)
L’uomo, che era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, beneficio concessogli dal Tribunale di Cassino all’esito di udienza dibattimentale nella quale era imputato dei reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, violava ripetutamente le prescrizioni omettendo di recarsi presso il Comando dei Carabinieri della Città Martire per ottemperare a tale obbligo. (Frosinone News)
Poco prima degli scontri tra polizia e antagonisti, i manifestanti di estrema destra sono arrivati faccia a faccia con il cordone di agenti che doveva tenere separati i due cortei. Clima teso a Bologna nel giorno del corteo di CasaPound e della contromanifestazione antifascista. (La Repubblica)
I cittadini che sanno che domenica e lunedì prossimo ci sono le elezioni regionali (purtroppo non sono pochi quelli che non lo sanno) e che hanno intenzione di recarsi alle urne (a giudicare dai sondaggi non una moltitudine) sono soprattutto interessati ai temi caldi dell’agenda politica. (corrieredibologna.corriere.it)
Un sabato di tensioni, polemiche politiche e scontri a una settimana dalle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Tre manifestazioni e un presidio in un solo giorno, sabato 9 novembre, e nel centro di Bologna (Corriere della Sera)
Invece Bologna se la sono ripresa i bolognesi. Mentre Casapound e la Rete dei Patrioti, oltre a qualche petardo e una secchiata d’acqua, piovuti dai palazzi, per strada si sono presi soprattutto gli insulti dei cittadini. (La Repubblica)