Stellantis, per Termoli c’è un piano industriale: attesa per conoscere i dettagli al tavolo di martedì 17

Stellantis, per Termoli c’è un piano industriale: attesa per conoscere i dettagli al tavolo di martedì 17
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La marcia di avvicinamento al tavolo ministeriale del 17 dicembre, dove Stellantis discuterà il futuro dell’industria automobilistica italiana, è accompagnata da un misto di speranza e preoccupazione. Tra le priorità c’è Termoli, cuore del progetto Gigafactory, il cui futuro resta incerto, mentre si moltiplicano le dichiarazioni di esponenti politici e industriali. Il senatore molisano di Fratelli d’Italia, Costanzo Della Porta, ha espresso fiducia sulla possibilità di conoscere finalmente il piano industriale per gli stabilimenti italiani. (Primonumero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non è ancora chiaro quale sarà la strategia ma Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane dell’azienda, ad Atreju ha affermato di aver «dato missioni produttive a tutti gli stabilimenti». (Industria Italiana)

La decisione coinvolgerà un totale di oltre 2.000 dipendenti, alimentando nuovamente dubbi e preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine del piano industriale del gruppo automobilistico. (ClubAlfa.it)

Dal suo discorso, si è capito che nelle intenzioni del manager ci sarebbe la presentazione di un piano di sviluppo industriale per ogni impianto italiano del gruppo automobilistico, in modo da evitare chiusure e licenziamenti e rilanciare il settore automotive nel Paese. (QuiFinanza)

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Dopo il terremoto conseguente alle dimissioni di Carlos Tavares, a governare Stellantis c’è ora un comitato esecutivo ad interim presieduto da John Elkann. Un comitato che sembra intenzionato a dare una decisa sterzata alla strategia dell’azienda, concentrando fra l’altro molte risorse in Italia. (DMove.it)

Marchi che l’ex numero uno Carlo Tavares ha ribadito a più riprese di non voler cedere. Sono tanti e intricati i nodi che il futuro ceo di Stellantis dovrà sciogliere, alcuni dei quali sono sul tavolo del Chief Operating Officer, Jean-Philippe Imparato, che mercoledì sarà al Mimit. (Il Sole 24 ORE)

Si prospetta quindi nel 2025 un altro anno di «lacrime e sangue» per lo stabilimento torinese che, dopo lo stop stop di dicembre, riaprirà probabilmente i battenti il 20 gennaio con la linea della 500e (i modelli Maserati potrebbero ripartire anche più tardi) ma che rimarrà «dormiente» almeno fino ad agosto. (Corriere della Sera)