Djokovic in finale a Wimbledon 2024: un bravissimo Lorenzo Musetti non basta

Djokovic in finale a Wimbledon 2024: un bravissimo Lorenzo Musetti non basta
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Today.it SPORT

Si ferma in semifinale il bellissimo sogno di Lorenzo Musetti a Wimbledon 2024. Oggi, venerdì 12 luglio, il toscano che ha giocato una buonissima partita sul Campo Centrale dell'All England Club ma si è dovuto arrendere a un Novak Djokovic che ha fatto valere tutta la sua classe e la sua esperienza. Sarà il campione serbo che in carriera ha trionfato in 24 tornei del Slam e ha vinto sette Wimbledon a sfidare domenica 14 luglio Carlos Alcaraz per il titolo. (Today.it)

La notizia riportata su altri giornali

Non si sono mai affrontati prima su questa superficie Musetti ha vinto la sua unica partita a Monte Carlo 2023. (Eurosport IT)

Il serbo peraltro sembra aver recuperato un'ottima condizione fisica dopo il recente intervento al ginocchio destro. Uno che, sull'erba londinese, si è laureato sette volte campione nel corso della sua carriera. (Quotidiano Sportivo)

Sei alla ricerca di news di Gossip? Vuoi ritrovare in un unico portale tutto il meglio dello spettacolo, della tv, dei social e della vita dei VIP? Magari miscelare a tutto questo anche cronaca, politica e molto altro? Allora il sito che stai cercando è tuttogossipnews. (La Lazio Siamo Noi)

Wimbledon, Djokovic batte Musetti in tre set. È in finale contro Alcaraz: 4-6, 6-7, 4-6

Leggi l'articolo completo 21:10 - Il report del match che ha permesso a Djokovic di raggiungere Alcaraz in finale. (Diretta)

Un successo oggi contro Musetti lo porterebbe alla decima finale del torneo e alla 37esima negli Slam. È Carlos Alcaraz il primo finalista. (Corriere della Sera)

Per il titolo Nole se la vedrà con lo spagnolo Carlos Alcaraz, che nella prima semifinale si è imposto in rimonta per 6-7(1) 6-3 6-4 6-4 sul russo Daniil Medvedev. Lorenzo Musetti si ferma in semifinale a Wimbledon, terzo Slam stagionale alle battute conclusive sull'erba londinese. (La Stampa)