Bari e la crisi automotive: «Bosch, pronti al cambiamento»
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Lo stabilimento Bosch di Bari al centro delle politiche aziendali, senza alcuna intenzione di depotenziamento. È stato detto in maniera chiara la scorsa settimana in seno all’incontro del Comitato aziendale europeo, un concetto ribadito a distanza di un anno. Dichiarazioni che puntano a rasserenare almeno un po’ sul futuro del sito industriale che al momento conta 1.500 dipendenti. «Già nel 2023 i referenti del comparto Power solution di Bosch spiegarono che lo stabilimento barese non sarebbe stato smantellato, che le professionalità e competenze dei lavoratori erano una tale ricchezza da valorizzare», racconta Enzo Scelsi che nel 2023 faceva parte della delegazione Cae Fim Cisl Bari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre fonti
Bosch ha annunciato venerdì che sta pianificando 5.550 nuovi tagli di posti di lavoro in tutto il mondo, principalmente in Germania. Attualmente i dipendenti in tutto il mondo sono circa 429mila. (La Gazzetta dello Sport)
La divisione Cross-Domain Computing Solutions, responsabile tra l’altro dei sistemi di assistenza alla guida e automazione, è quella più colpita: entro la fine del 2027 andranno persi 3.500 posti di lavoro, di cui circa la metà in Germania. (Il Sole 24 ORE)
Non c'è pace per il settore dell'automotive, investito da una profonda crisi che sta spingendo colossi e multinazionali a corposi "ridimensionamenti". Adesso è la volta di Bosch, fornitore tedesco di automobili, che nella giornata di ieri, venerdì 22 novembre, ha annunciato l'intenzione di tagliare 5.500 posti di lavoro. (Today.it)
"La produzione mondiale di veicoli ristagnerà quest'anno intorno ai 93 milioni di unita o addirittura diminuirà leggermente rispetto all'anno precedente", ha spiegato il gruppo tedesco, mentre l'industria automobilistica soffre del calo della domanda, dei ritardi nella transizione verso elettrico e maggiore concorrenza da parte dei produttori cinesi. (La Stampa)
Un nuovo duro colpo scuote l’industria automobilistica tedesca, già alle prese con una profonda trasformazione. Questo evento si aggiunge a una lunga serie di insolvenze nel settore, sottolineando l’irreversibilità della crisi che sta attraversando uno dei pilastri dell’economia tedesca. (Scenari Economici)
Continua la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento di Setteville dove la Bosch ha comunicato di voler di licenziare trenta operai, a cui se ne aggiungono dieci con contratto interinale, su un totale di 80 presenti in questo momento. (Fiom-Cgil)