Dopo la sentenza Open Arms Salvini riparte da Berlusconi: “Finiremo le sue riforme”
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– È un fiume in piena Matteo Salvini. Il giorno dopo l’assoluzione dall’accusa di sequestro di persona di una nave di migranti in porto “perché il fatto non sussiste”, il leader del Carroccio impugna la bandiera, non storicamente né prettamente leghista, della riforma della giustizia e la separazione carriere che la maggioranza ha deciso di mettere in cima all’agenda politica del prossimo anno. A cominciare dall’8 gennaio, quando la Camera inizierà a esaminare la proposta del ministro Guardasigilli Carlo Nordio (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma soprattutto il ministro vede la riforma costituzionale della separazione delle carriere (in stile anglosassone) tra magistratura inquirente e giudicante la riforma con “con più possibilità di arrivare in fondo e nei tempi più rapidi”, visto che sono già passati due anni di legislatura senza nessun voto sulle riforme: né la giustizia né il premierato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Agli Interni c'è un amico come Matteo Piantedosi, ma se qualcuno in passato poteva sostenere che io non potessi andare al Viminale perché c'era un processo in corso ora non ci sono più alibi. (Corriere TV)
– Ventuno anni fa. Si lascia andare e grida: "E vai, assolto, assolto". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tante le manifestazioni di sostegno e vicinanza a Matteo Salvini dopo la sentenza di assoluzione nel processo Open Arms, che lo vedeva imputato dei reati di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. (il Giornale)
Ma, a prescindere da questo caso, salvare è un dovere fare accordi con scafisti reato». Ma le Ong lamentano che è uno stop ai salvataggi«Ma no, la sentenza si riferirà a questo caso. (Corriere Roma)
Più che dei Trasporti però quasi da titolare dell’Interno: “Tornare al Viminale? No... Petto in fuori, sorriso smagliante. (L'HuffPost)