Ue, sì all'uso delle armi a Kiev: gli eurodeputati italiani votano no (molti dem frenano). L'Eurocamera: l'Ucraina deve poter colpire la Russia

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Aiuti a Kiev. Le delegazioni di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Partito democratico, con l'eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada, hanno votato compattamente a favore del testo finale sul supporto dell'Ue all'Ucraina, anche se conteneva il controverso punto 8 sull'uso delle armi occidentali in territorio russo, su cui in precedenza avevano votato contro. Hanno invece votato contro la risoluzione finale le delegazioni di Lega, M5s, Sinistra Italiana e Verdi. (ilmessaggero.it)

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La mia posizione è però nota ai colleghi della delegazione e desidero qui esprimerla con trasparenza". "Considero condivisibile il testo della risoluzione, più accurato ed equilibrato rispetto a quello approvato a luglio: grazie anche al contributo della delegazione del Partito Democratico, è stato inserito un importante passaggio per sollecitare l’Unione Europea ad un’iniziativa diplomatica finalizzata al raggiungimento di una pace duratura e giusta per il popolo ucraino", spiega Gori. (Civonline)

A chiederlo è il Parlamento europeo in una risoluzione adottata con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, nella quale si afferma che le restrizioni ostacolano "la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa ai sensi del diritto internazionale pubblico e lascia la nazione esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture". (EuropaToday)

Nel testo adottato si afferma che senza l'abolizione delle attuali restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali, l'Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture. (Teleborsa)

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Nella risoluzione, non vincolante, adottata giovedì con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, si afferma che senza l'abolizione delle attuali restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali, l'Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture. (La Provincia di Cremona e Crema)

La svolta europea in fatto di guerra in Ucraina potrebbe essere già arrivata, almeno da un punto di vista "morale". Il Parlamento dell'Unione, infatti, ha approvato la risoluzione relativa all'eliminazione delle restrizioni all'uso delle armi inviate a Kiev su territorio russo. (il Giornale)

– La maggioranza si divide sul sostegno all’Ucraina in guerra con la Russia, come l’opposizione. (Il Faro online)