Incontro Meloni-von der Leyen: "Avanti con il Piano Mattei e la strategia Ue"
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Nel corso del colloquio di stamattina tra la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen "particolare attenzione è stata inoltre riservata alla politica migratoria europea, facendo il punto sui risultati raggiunti e su quanto resta ancora da fare per disporre di strumenti efficaci di gestione del fenomeno migratorio. Le due leader hanno concordato di rafforzare ulteriormente la collaborazione e la complementarietà tra il Piano Mattei italiano per l'Africa e la Strategia europea Global Gateway. (Gazzetta di Parma)
Ne parlano anche altre fonti
– "Con Giorgia Meloni abbiamo discusso della necessità di dare nuova vitalità al ruolo dell’Europa sulla scena globale". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non si erano potute incontrare ieri, a causa dell’influenza di Giorgia Meloni. Dopo mezza giornata di tachipirina e di stretto riposo all’hotel Amigo, la premier italiana viene ricevuta dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (la Repubblica)
(Adnkronos) – La premier Giorgia Meloni ha incontrato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per un primo scambio di opinioni dopo l’insediamento del nuovo Esecutivo europeo. (CremonaOggi)
Bruxelles, 20 dic. - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato al palazzo Berlaymont a Bruxelles la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Al termine dell'incontro Meloni partirà per Saariselka (Finlandia) dove si svolge il vertice Nord-Sud. (Il Sole 24 ORE)
E invece lei ha promesso che andrà in porto: i centri (oggi vuoti) «fun-zio-ne-ran-no» ha scandito ai militanti di FdI da palco di Atreju. Obiettivo: salvare il patto fra Italia e Albania sui riconoscimenti extraterritoriali che da mesi scricchiola per le barricate montate dai giudici nei tribunali italiani. (ilmessaggero.it)
BRUXELLES – Una assicurazione: la Commissione europea interverrà sulla crisi dell’auto subito. Già a gennaio. Anche sul nodo delle multe in cui potrebbero incorrere le aziende produttrici che non rispetteranno i nuovi limiti di emissione nel 2025. (la Repubblica)