Flashmob studenti al ministero, inaccettabili tesi Valditara
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Ieri sera dopo le "molto discusse" parole del ministro Valditara all'inaugurazione della fondazione "Giulia Cecchettin" la Rete degli Studenti medi ha organizzato un flash mob di risposta sotto il ministero. "ideologico è chi nega il patriarcato,vogliamo educazione sessuo affettiva in ogni scuola" la scritta sullo striscione esposto dagli studenti. "Le parole di Valditara sono inaccettabili. Negare il patriarcato significa negare il carattere sistemico e strutturale della violenza di genere-dichiara Camilla Velotta della rete degli studenti medi -le vere dichiarazioni ideologiche sono quelle del ministro, che riesce a negare l'evidenza pur di sostenere tesi razziste e anti immigrazione (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altre testate
Presentata la Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati. Dai programmi educativi di sensibilizzazione sulla violenza di genere per scuole e famiglie ai percorsi formativi nel mondo del lavoro per contrastare le molestie. (Il Sole 24 ORE)
"Dico solo che forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e 'per bene', si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno". (Adnkronos)
Prima ha negato l’esistenza del fenomeno del patriarcato «che è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975» bollando come «ideologico» l'atteggiamento di chi ancora ne sostiene l’esistenza. (La Stampa)
L’eco di quelle parole è riecheggiata ieri, alla fine di una giornata che doveva essere di ricordo e soprattutto impegno, segnata invece dalle parole di un ministro che ha ridotto le riflessioni sul patriarcato a inutile “ideologia” e ha associato l’immigrazione alla violenza di genere. (la Repubblica)
Gino Cecchettin replica alle parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara secondo cui la lotta al patriarcato è ideologica e che l'aumento della violenza contro le donne è legato anche all'incremento dell'immigrazione illegale. (ilmessaggero.it)
Gino Cecchettin, il padre della studentessa uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta un anno fa esatto, ha presentato alla Camera dei Deputati la fondazione che porta il nome della figlia. (il manifesto)