‘Lo spacca Italia’ al centro di un incontro del Pd di Torre Pellice

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TorinOggi.it INTERNO

Per i critici è stata definita ‘Lo spacca Italia’. La riforma dell’autonomia differenziata, voluta dal Governo Meloni per dare più libertà alle Regioni, sarà al centro di un incontro che si terrà domani sera, martedì 6 agosto, a Torre Pellice, alle 18, nella sala operaia di via Roma 7. L’appuntamento promosso dal circolo del Pd vede protagonista l’ex senatrice di Cumiana Magda Zanoni che esprime un duro giudizio: “L’approvazione della legge è un grave attacco all’impianto costituzionale del nostro Paese. (TorinOggi.it)

Su altri media

Luca Zaia premette di avere il «massimo rispetto per tutti gli istituti democratici, a partire dal referendum». Nel fronte referendario ci sono diversi governatori.«I miei colleghi li vedo e li sento abitualmente; se non ci fosse il veto di alcune parti politiche, chiederebbero tutti maggiori strumenti. (Corriere Roma)

Sotto l’ombrellone scoppierà la guerra delle riforme e dei referendum. (Il Sole 24 ORE)

Ieri sera mi è captata tra le mani la fotografia dei rappresentanti delle 34 sigle che hanno depositato il quesito referendario per l'abrogazione della legge d'attuazione dell'autonomia rafforzata di cui all'art. (Italia Oggi)

Referendum, voglia di riscatto

Questa mattina, al mercato cittadino di Casalmaggiore, il Coordinamento Casalasco contro l’autonomia differenziata, raccoglierà le firme per non dividere l’Italia. Questo quanto comunicato. (OglioPoNews)

Stefano Bonaccini, soddisfatto per la raccolta di firme contro l’autonomia differenziata?«La raccolta sta andando molto bene, a riprova che l’autonomia è sbagliata, iniqua ed egoista. Certo, grazie a ottime candidature, ma è stato anche il premio per chi si sta battendo tenacemente contro un provvedimento che aumenterà le distanze tra aree geografiche del Paese, rendendo il Mezzogiorno ancora più debole. (Corriere Roma)

Per capire la portata di quanto è accaduto basti questo dato: la sola raccolta online, iniziata il 26 luglio, alle ore 16 del 28 luglio aveva già registrato circa 170 mila adesioni: un terzo del quorum necessario (500 mila), senza contare i tantissimi che hanno firmato di persona. (La Repubblica)