Manifestazione pro Palestina del 5 ottobre a Roma, confermato il divieto della Questura: il Tar ha respinto il ricorso

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Nessuna sospensione cautelare urgente del divieto espresso dalla Questura di Roma alla manifestazione organizzata per il 5 ottobre dall’Unione democratica arabo palestinese (Udap). La decisione è contenuta in un decreto cautelare monocratico del presidente della prima sezione ter del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio; fissata il prossimo 29 ottobre l’udienza in camera di consiglio per la discussione collegiale del ricorso proposto. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

"Esiste un divieto e va fatto rispettare". Così il neo questore di Roma, Roberto Massucci, ha risposto alle domande sulle manifestazioni pro Palestina annunciate per sabato 5 ottobre. Il dirigente di via di San Vitale ha poi sottolineato come sia già in corso "un'interlocuzione" e un "dialogo" con i promotori per vedere di "trovare tempi diversi e una cornice di legalità" alla manifestazione. (Repubblica Roma)

Così, all'ANSA, Yousef Salman, presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio. Dopo il digniego della Questura abbiamo deciso che faremo la manifestazione il 12 ottobre, a Piramide, per chiedere: il cessate del fuoco, lo stop al genocidio e ai bombardamenti israeliani al Libano, la Palestina libera". (Il Messaggero Veneto)

«Noi ricordiamo il 7 ottobre come la data in cui il popolo palestinese ha messo in gioco la propria esistenza per non morire giorno dopo giorno nell’assoluta indifferenza. Per questo non accettiamo il divieto di manifestare». (la Repubblica)

Corteo pro Pal a Roma, la comunità palestinese: «Non scenderemo in piazza il 5 ottobre». Il questore: «C'è divieto e va rispettato»

– Per le manifestazioni pro-Palestina del 5 ottobre “noi abbiamo già iniziato a lavorare sulle informazioni e faremo un tavolo tecnico il 4 ottobre. (Il Faro online)

Una decisione lampo: gli avvocati avevano presentato l’istanza di sospensiva nella mattinata di ieri e già nel pomeriggio il tribunale ha fatto sapere di non ritenerla «meritevole di accoglimento». Fatta la premessa che la tempistica stretta «rende estremamente difficoltoso» l’espletamento dell’istruttoria, il giudice ha ritenuto fondata l’esistenza di «un pericolo per l’ordine pubblico» e dunque di non considerare «manifestamente irragionevole la valutazione operata dall’autorità». (il manifesto)

La manifestazione a quasi a un anno dalla strage di Hamas contro i cittadini israeliani. Sono attese 30mila persone, ma il Tar conferma il no (Open)