Transnistria, in 400 mila al gelo: sono incastrati nella guerra del gas tra Ucraina e Russia
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In molti sono oramai costretti a tagliare la legna da ardere per riscaldarsi. Altri hanno detto addio alle loro cucine a gas e comprato riscaldatori elettrici. Da quando il primo gennaio si è interrotto il flusso di gas russo verso la Moldova, la regione Transnistria sta affrontando massicce interruzioni del riscaldamento e dell’elettricità. Lo stop è iniziato lo scorso primo gennaio dopo che l’Ucraina si è rifiutata di rinnovare per il 2025 l’accordo con Mosca per il transito del gas, ma già a fine dicembre il gigante del gas russo Gazprom aveva annunciato che avrebbe interrotto le consegne a tutta la Moldova, sostenendo che Chisinau si sarebbe rifiutata di saldare un debito di circa 709 milioni di dollari. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Rispetto a un rialzo così alto del prezzo del gas il ministro ha aggiunto che "al momento, da parte europea, questo tipo di timore non c'è". "Credo che si possa lavorare per mantenere al di sotto dei 50 euro il prezzo del gas". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Atto Primo: distruzione del “Nord Stream”, arteria che portava l’economico gas russo direttamente in Germania bypassando l’Ucraina, rendendo quest’ultima determinante per le scorte energetiche europee. (Nicola Porro)
Il notiziario dedicato ad ambiente, economia circolare e sviluppo sostenibile Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin prova a tranquillizzare sulle scorte di gas per il nostro Paese, Eni Plenitude raddoppia la capacità installata in Spagna, e i dati di Erion Weee sull'aumento della raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici. (Il Sole 24 ORE)
I primi rincari erano già attesi, ma negli ultimi giorni è arrivata la notizia di possibili nuovi aumenti nel costo del gas, con bollette in salita a causa dello stop delle forniture della Russia all’Ucraina. (Virgilio Notizie)
Quattro settimane per capire se il "price cap" avrà un futuro ora che le forniture di gas russo all'Europa attraverso il territorio dell'Ucraina si sono azzerate e le quotazioni sul Ttf, il mercato olandese di riferimento, sono tornate (moderatamente) a salire sopra i 50 euro al megawattora. (ilgazzettino.it)
Il GNL russo è stato oggetto di sanzioni occidentali solamente a ottobre dello scorso anno, senza però che sia stato emanato un divieto totale sul suo acquisto. (Corriere del Ticino)