Elon Musk, il ritratto e il rapporto con Trump
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Corre veloce come il suo Hyperloop, il progetto avveniristico della capsula ad aria a compressa che potrebbe cambiare la storia dei trasporti. Da imprenditore multiforme a uomo più ricco del mondo, fino al passo decisivo al vertice della piramide del potere politico e economico planetario «E questo è solo l’inizio», conferma senza troppi giri di parole Elon Musk da Pretoria, sangue sudafricano (il padre) e canadese (la madre), che si è forgiato nell’America dell’età dell’oro della New economy (L'Unione Sarda.it)
Su altri media
Nei giorni scorsi il Financial Times notava come tutti ma proprio tutti i vertici delle Big Tech statunitensi abbiano utilizzato i loro account social per complimentarsi prontamente con Donald Trump per la sua rielezione alla Casa Bianca. (L'HuffPost)
La sfida principale è conciliare l'innovazione tecnologica con la riduzione dell'impatto ambientale, garantendo al contempo una maggiore sicurezza sulle strade. “L'industria automobilistica si trova al crocevia tra la necessità di rimanere competitiva e l'urgenza di una transizione verso pratiche più sostenibili. (Il Giornale d'Italia)
La risposta che Riccardo Cristiano dà è ad un tempo affascinante ed ingenua. (articolo21)
Erano consapevoli che questo personaggio avrebbe avuto un ruolo importante nel programma di Trump e lo hanno accettato. E lon Musk ce l’ha fatta. (L'Unione Sarda.it)
(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Di Edoardo Nastri Il taycoon non ama le vetture a batteria, ma chissà che il fondatore di Tesla non possa fargli cambiare idea nei prossimi tempi e a suo vantaggio (Corriere della Sera)
