Steinmeier a Marzabotto "Provo dolore e vergogna, chiedo perdono"

Steinmeier a Marzabotto Provo dolore e vergogna, chiedo perdono
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La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

"E' un cammino difficile venire come presidente tedesco in questo luogo dell'orrore e parlare a voi. Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono". Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel suo intervento alla cerimonia per gli 80 anni della strage di Marzabotto, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (La Provincia di Cremona e Crema)

Su altri giornali

La ricorrenza (LaC news24)

Lo ha detto il Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia per l'80esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole (LAPRESSE)

"Marzabotto e Monte Sole sono pietre angolari della Repubblica italiana. A ottant'anni da quei tragici giorni oggi avvertiamo piu' nitidamente che Marzabotto e Monte Sole sono simbolo e fondamenta dell'intera Europa, prova del nostro destino comune che, insieme, nei giorni scorsi, a Berlino come a Bonn e Colonia, abbiamo confermato di volere scegliere". (Il Mattino di Padova)

Ottant'anni dall'orrore di Marzabotto: il nazifascismo, macchia indelebile nella storia dell'umanità

Siccome era la sosia della fidanzata di un soldato delle Ss quest’ultimo le promise che non l’avrebbe uccisa. Chi la risparmiò aveva appena freddato una bambina di 4 anni che stava piangendo mentre cercava la sua mamma nel cimitero di Casaglia. (il Resto del Carlino)

A Marzabotto, in Emila, tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, i nazisti in ritirata fecero terra bruciata e uccisero 800 tra bambini, donne e uomini innocenti. Alla commemorazione ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. (intoscana)

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Marzabotto, si è svolta una solenne cerimonia commemorativa per ricordare una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale in Italia (Valledaostaglocal.it)