Dal vertice maggioranza sulla manovra arriva lo stop a modifiche “non condivise”. Strada in salita per il taglio della seconda aliquota Irpef
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Poche modifiche concordate in maggioranza e solo con l’ok del ministero dell’Economia sulle coperture. Tra le righe della nota diffusa al termine del vertice di centrodestra di domenica sera emerge la linea data dalla premier Giorgia Meloni agli alleati. Uno stop a proposte non condivise da tutta la maggioranza come quella della riduzione del canone Rai chiesto dalla Lega. Ma anche l’ulteriore taglio dell’Irpef sul quale insiste da tempo Forza Italia appare complicato, visti i costi: ridurre la seconda dal 35 al 33% costa 2,5 miliardi di euro, che salgono a 4 se si intende anche estendere da 50mila a 60mila euro il relativo scaglione. (Il Fatto Quotidiano)
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Il vertice di Meloni e Giorgetti con i leader Salvini, Tajani e Lupi. Sulla successione di Fitto la premier manterrà le deleghe fino a gennaio. Il taglio strutturale delle tasse sul lavoro sul tavolo dell'esecutivo (Open)
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– Meglio avanza la premier Giorgia Meloni, più teso diventa il clima in maggioranza. E l’irrequietudine della Lega e di Matteo Salvini al momento è la cosa che più preoccupa e minaccia la coalizione di centrodestra guidata da Meloni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Giorgetti ha dovuto ancora una volta ricordare il sentiero stretto sui conti pubblici su cui viaggia l’Italia, tra il nuovo Patto di stabilità europeo, e «il superbonus, che nel 2025 graverà sulle casse dello Stato più dell’intera manovra». (ilmessaggero.it)
Dubbi su taglio dell'Irpef e del canone Rai chiesti rispettivamente da Forza Italia e Lega. Al Tesoro il compito di valutare le coperture. (La Verità)
La linea emersa dal vertice di maggioranza di domenica sulla Manovra è chiara: ci saranno poche modifiche concordate e solo con l'ok del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle coperture. (Sky Tg24 )