«Per un pugno di dollari» compie 60 anni: le difficoltà linguistiche sul set, l'accusa di plagio e gli altri 8 segreti del film

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«Quando un uomo incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto». Lunedì 21 giugno alle 21.10 su Rai Movie si potrà rivedere il primo spaghetti western della cosiddetta «trilogia del dollaro», diretta da Sergio Leone e interpretata da Clint Eastwood, che comprende anche «Per qualche dollaro in più» (1965) e «Il buono, il brutto, il cattivo» (1966): parliamo di «Per un pugno di dollari» (1964), nel cui cast figurano - accanto a Eastwood che veste i panni dell’uomo senza nome - anche Gian Maria Volonté (Ramón Rojo) e Mario Brega (iconico volto di Chico). (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

'Per un pugno di dollari', capolavoro di Sergio Leone compie 60 anni. Era il 12 settembre 1964 quando il film che lanciò Clint Eastwood, facendolo diventare una superstar cinematografica, uscì per la prima volta. (Adnkronos)

Scarica la programmazione dal 12 al 18 settembre 2024 (Live Comune di Venezia)

Nel 1964 uscì nelle sale italiane Per un pugno di dollari, scopriamo i retroscena del primo western di Sergio Leone attraverso l'articolo "Spaghetti western" di tratto dagli archivi di Focus Storia. (Focus)

Torna a Genova la rassegna “Cinema ritrovato”: si parte il 16 settembre all’Ariston con Sergio Leone

Sempre la Cineteca, dal 23, ripropone La sfida del samurai di Akira Kurosawa (1961). Sono passati sessant’anni dalla prima uscita, a fine estate del 1964. (la Repubblica)

(Adnkronos) – ‘Per un pugno di dollari’, capolavoro di Sergio Leone compie 60 anni. Era il 12 settembre 1964 quando il film che lanciò Clint Eastwood, facendolo diventare una superstar cinematografica, uscì per la prima volta. (CremonaOggi)

I grandi film su grande schermo. Quest’anno la rassegna prende il via con "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone, che uscì sessant’anni fa esibendo gli pseudonimi americaneggianti di Bob Robertson (Leone), Leo Nichols (Morricone), John Wells (Gian Maria Volonté), e promuovendo i nomi italiani solo alla seconda uscita, dopo il trionfo inaspettato del film. (La Repubblica)