Prezzi energetici in aumento per le tensioni in Medio Oriente: il Brent sale a 78 dollari

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QuiFinanza ECONOMIA

I prezzi energetici tornano a salire a causa delle tensioni in Medio Oriente. Il Brent, petrolio di riferimento per il mercato europeo, è arrivato a 78 dollari al barile in cinque giorni, mentre il Wti ha superato i 75 dollari al barile. Crescono i prezzi energetici Questa settimana i prezzi energetici sono tornati ai valori di inizio settembre per via dell'allargamento del conflitto in Medio Oriente e delle minacce alle infrastrutture petrolifere iraniane da parte di Usa e Israele (QuiFinanza)

Su altre fonti

Nel giro di due giorni, dal 30 settembre al 2 ottobre, i prezzi del greggio Brent erano già saliti di circa il 5% portandosi da circa 72 dollari al barile a poco più di 75 dollari al barile. Il petrolio ha subito una impennata a New York dopo le improvvide dichiarazioni di Biden sul fatto che Usa-Israele all’Iran sono orientati a colpire le installazioni petrolifere di Teheran. (Contropiano)

Che nell’ottava dei mercati hanno portato il Brent, riferimento europeo per le quotazioni di greggio, sopra 78 dollari al barile, l’8% in più di una settimana prima. Dopo settimane di calma, l’ultima escalation mediorientale ha infine smosso le quotazioni dell’oro nero. (la Repubblica)

Il rally del petrolio dopo le tensioni in Medioriente riaccende il pericolo inflazione. Il commento di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments. Guerre e petrolio riaccendono le paure sull’inflazione (Start Magazine)

Petrolio in stand-by: Brent a 77$ dopo recente fiammata, si attende risposta Israele

La prospettiva di un allargamento del conflitto, e la minaccia congiunta di Usa ed Israele di colpire le infrastrutture petrolifere iraniane, hanno fatto risalire il prezzo del greggio di circa il 10%. (Il Fatto Quotidiano)

I mercati petroliferi hanno registrato un'impennata drammatica ieri, con il Brent che è salito del 5% raggiungendo i 77,62 dollari al barile, il livello più alto in oltre un mese. Questo forte aumento è dovuto alle crescenti tensioni in Medio Oriente e alla crescente speculazione su possibili attacchi israeliani alle infrastrutture petrolifere iraniane. (XTB)

Il petrolio si muove in lieve ribasso questa mattina, dopo i recenti rialzi in scia alle crescenti tensioni geopolitiche dopo l’attacco dell’Iran. Si chiude una settimana che ha visto tra le commodity il Brent e il Wti protagonisti, con il bilancio dell’ottava che vede un +8% circa per entrambi (tra le migliori performance della settimana). (Finanza.com)