Gli avvocati di Milano contro gli hotspot in Albania e il disegno di legge sicurezza: “Denunciamo i rischi di questa stretta autoritaria”

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La Repubblica INTERNO

"In un contesto complessivamente allarmante, dobbiamo denunciare l’ennesimo arretramento sul piano dei diritti e delle garanzie, con l’istituzione di un nuovo doppio binario, ancora una volta giustificato da presunte, ma insussistenti, emergenze”. Gli avvocati milanesi prendono posizione contro gli hotspot per i migranti voluti dal governo Meloni in Albania. Lanciando l’allarme su come, adesso, per i migranti che finiranno in quei centri “la difesa, già fortemente compressa nella materia dei trattenimenti, diviene puramente virtuale”. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Sono sbarcati i migranti arrivati al porto albanese di Shengjin questa mattina a bordo della nave Libra della Marina Militare. (Sky Tg24 )

Tuttavia, come prevede il nuovo protocollo, già a bordo della nave della Marina è stata avviata la verifica dei requisiti richiesti dalle nuove procedure di accoglienza. Questa mattina, poco dopo le 8, la nave Libra è arrivata in Albania e ha attraccato al porto di Shengjin con i primi 16 migranti recuperati in mare. (il Giornale)

Alleanza Verdi-Sinistra, attraverso l’intervento del deputato Marco Grimaldi, ha chiesto un’informativa urgente ai ministri Matteo Piantedosi (Interno), Guido Crosetto (Difesa) e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su quanto sta accadendo in Albania, con l’apertura del centro per i migranti voluto dal governo che ospiterà le prime 16 persone provenienti dall’Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Migranti, la prima nave arrivata in Albania è stata accolta con critiche e proteste

A poco meno di un anno dalla firma del controverso accordo tra Roma e Tirana, sono arrivati in Albania i primi migranti intercettati nelle acque italiane. (ilmessaggero.it)

Tra costi esorbitanti e presunte violazioni del diritto italiano e internazionale, i centri hanno preso il via. Il primo trasferimento forzato per l’Albania è costato 18mila euro a persona. (LifeGate)

I migranti, dieci di nazionalità bengalese e sei egiziani, sono stati trasferiti nell’hotspot appositamente allestito dall’Italia nei pressi del porto per sottoporsi a uno screening sanitario e alle procedure di identificazione prima di essere inviati al centro di accoglienza di Gjader, a circa 50 chilometri da Shengjin. (Stranieri in Italia)