Salvini al convegno Unioncamere sul Ponte dello Stretto: "In Italia si fa ideologia su tutto, ma non ci sono motivi ostativi"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Non ci vuole un laureato per capire che metterci 10 minuti per passare dalla Calabria alla Sicilia e’ meno di metterci 180 minuti con i traghetti. E risparmi tempo, soldi ed emetti meno Co2, visto che oggigiorno devi svegliarti e capire quanto emetti. E’ stato calcolato che ci sarebbero circa 140mila tonnellate di C02 in meno togliendo i traghetti”. Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, intervenendo al convegno di Unioncamere sul Ponte sullo Stretto. (Il Dispaccio)
Ne parlano anche altri giornali
“Il Ponte sullo Stretto produrrà nel tempo “benefici economici e sociali ben superiori ai suoi costi”. È quando dimostra l’analisi CostiBenefici (Acb) condotta da Uniontrasporti con la consulenza tecnico scientifica di Openeconomics e svolta utilizzando le linee guida prescritte dall’Unione Europea. (StrettoWeb)
Il vicepresidente del Consiglio ha precisato che "tecnicamente non ci sono motivi ostativi per il ponte, ma in Italia si fa ideologia su tutto (Secolo d'Italia)
"Al di là dell'ovvia evidente utilità pratica, non occorre un laureato per intuire che se oggi un treno ci mette 180 minuti per le merci e 120 minuti per i passeggeri, se ce ne metti dieci, dieci è inferiore a 180 e quindi evidentemente risparmi tempo, risparmi soldi, risparmi, emissioni. (Il Sole 24 ORE)
Questa mattina a Taranto nella sede del Museo degli illustri tarantini (Mudit) è stato presentato il documentario che racconta questo viaggio. (Tarantini Time Quotidiano)
Quando le ruspe inizieranno a scavare e quando il ponte verrà inaugurato nel 2032 o nel 2033 non ci sarà più nessun contrario. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, concludendo un convegno sul Ponte sullo Stretto. (Finanza Repubblica)
Già durante la fase cantieristica l'opera sarà in grado di apportare un contributo di 23,1 miliardi al pil, creare 36.700 posti di lavoro stabili e alimentare con 10,3 miliardi di euro le entrate fiscali pubbliche (Milano Finanza)