Unioncamere: il Ponte sullo Stretto come volano di crescita economica e sociale
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Il Ponte sullo Stretto di Messina non è solo un’opera infrastrutturale ambiziosa, ma un progetto destinato a ridefinire il futuro economico e sociale dell’Italia: questo è il messaggio emerso oggi, 26 novembre 2024, durante il convegno organizzato a Roma da Unioncamere, in cui è stata presentata l’ultima analisi costi-benefici realizzata da Uniontrasporti con la consulenza scientifica di Openeconomics. (lentepubblica.it)
Ne parlano anche altre testate
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture si è detto convinto “che a cantieri aperti, anche i siciliani che oggi sono scettici e li capisco, quando verrà inaugurato nel 2032-2033, non saranno contrari". (Sky Tg24 )
Già durante la fase cantieristica l'opera sarà in grado di apportare un contributo di 23,1 miliardi al pil, creare 36.700 posti di lavoro stabili e alimentare con 10,3 miliardi di euro le entrate fiscali pubbliche (Milano Finanza)
Il Ponte sullo Stretto non costerà più 12 miliardi di euro, ma almeno un miliardo e mezzo in più. Ad annunciarlo è stato Pietro Ciucci, l’amministratore delegato della Stretto di Messina spa, tornato a parlare dell’opera a margine di un convegno di Unioncamere (Lettera43)
È quando dimostra l’analisi Costi-Benefici (Acb) condotta da Uniontrasporti con la consulenza tecnico scientifica di Openeconomics e svolta utilizzando le linee guida prescritte dall’Unione Europea sull’imponente infrastruttura di collegamento tra Sicilia e Calabria. (Quotidiano di Sicilia)
REGGIO CALABRIA – “La cifra sulla quale abbiamo ragionato finora è 12 miliardi, che non comprendeva però gli aggiornamenti previsti dalla legge“. Lo ha detto l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, a margine del convegno di Unioncamere sul Ponte sullo Stretto, circa i costi dell’opera. (Quotidiano online)
L‘aggiornamento del costo, rispetto alla precedente stima di 12 miliardi, tiene conto delle modifiche normative e delle richieste avanzate dagli enti locali e dalle Conferenze dei servizi. “Riteniamo che 13,5 miliardi rappresentino il valore aggiornato e stiamo lavorando alla definizione degli accordi con tutti gli affidatari. (Economy Magazine)