Tonacci: "Ecco perché Zelensky crede che la guerra in Ucraina potrebbe finire nel 2025"

Tonacci: Ecco perché Zelensky crede che la guerra in Ucraina potrebbe finire nel 2025
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la Repubblica ESTERI

"Ma davvero la guerra in Ucraina finirà nel 2025 per via diplomatica, come ha appena detto Zelensky? Come fa il presidente ucraino a fare questa previsione quando sul campo di battaglia le cose per l'Ucraina stanno andando assai male?". L'analisi di Fabio Tonacci. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

«Dobbiamo fare tutto affinché questa guerra finisca l’anno prossimo usando i mezzi diplomatici», ma tenendo un’Ucraina «forte». A dirlo è Volodymyr Zelensky, che pare riorientarsi rapidamente rispetto al vento che … (La Stampa)

Si tratta di Epshteyn, avvocato e consigliere del tycoon. Secondo il New York Times, l'uomo ha già avuto un ruolo chiave nella scelta del prossimo ministro della Giustizia (Open)

È esattamente l’obiettivo che la Russia si proponeva, e il comunicato del ministero della Difesa di Mosca non lascia dubbi in merito: si vanta di aver «colpito tutti i bersagli prefissati dell’infrastruttura energetica» ucraina, proprio mentre i meteorologi stanno pronosticando l’imminente arrivo del freddo dell’inverno. (La Stampa)

Davvero la guerra tra Russia e Ucraina può finire nel 2025? Ecco gli obiettivi di Mosca e la posizione di Zelensky

"Da parte nostra dobbiamo fare di tutto per porre fine alla guerra l'anno prossimo con mezzi diplomatici". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando a Radio Ucraina. Zelensky si aspetta il sostegno del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump in caso di colloqui tra Kiev e Mosca sulla guerra e ha descritto una "Ucraina forte" come fondamento di tali colloqui. (Il Sole 24 ORE)

Le affermazioni sono state fatte un'intervista a Radio Ucraina in cui il leader di Kiev ha ammesso che la situazione sul campo di battaglia nella parte orientale della nazione è "davvero complicata" e che la Russia sta facendo progressi. (Today.it)

Putin resta fermo sulle condizioni poste all’Ucraina per il negoziato, quasi un ultimatum: riconoscimento dell’annessione russa delle quattro province del sud e dell’est del Paese (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk), oltre la linea attuale del fronte, garanzia di neutralità e quindi non ingresso nella Nato, fine degli aiuti occidentali a Kiev e delle sanzioni contro Mosca. (ilmessaggero.it)