I giovani libanesi: «Restiamo ma la guerra ci sta portando via quel poco che resta del futuro»

I giovani libanesi: «Restiamo ma la guerra ci sta portando via quel poco che resta del futuro»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera ESTERI

DALLA NOSTRA INVIATA BEIRUT – «Stavamo proprio parlando di cosa fare, del futuro». Achrafieh, quartiere centrale di Beirut, il più antico ma anche quello dei negozi e dei locali alla moda. L’Abc mall, il centro commerciale dove di solito ci si ritrova per fare shopping o bere un caffè, è chiuso da una settimana ormai. Si ripiega su un baretto nascosto in un cortile. Studenti, ragazze e ragazzi che stanno davanti ai loro laptop a lavorare ma anche a seguire le notizie. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

“Sono stati fatti una decina di raid in questi dieci minuti – dice alla conduttrice Maria Cuffaro -, attacchi alla periferia sud, ai dintorni e anche più in là verso l’aeroporto, tutta la zona è stata sotto fuoco in questo momento”. (Estense.com)

La foto più iconica da Beirut ormai è quella che mostra gli aerei decollare in mezzo al fumo dei bombardamenti. Da quando sono iniziati i raid sui sobborghi sud della capitale libanese, gli occhi non sono puntati solo sulla Dahieh, il quartiere roccaforte di Hezbollah. (Corriere della Sera)

Una grande folla di romani e non solo ha voluto ricordare le vittime del massacro del 7 ottobre partecipando alla commemorazione alla Sinagoga di Roma. A partire dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono stati numerosi anche i rappresentati del governo e gli esponenti della politica, di tutti gli schieramenti, che vi hanno preso parte. (Secolo d'Italia)

7 ottobre, Israele: "In un anno uccisi 17mila terroristi". Idf bombarda Gaza: "Sventato attacco con razzi". E attacca Jenin, in Cisgiordania

Tugnoli, nato a Lugo nel 1979 e un’infanzia trascorsa a Sant’Agata sul Santerno, conosce benissimo il Medioriente: sposato con una donna libanese, ha vissuto 8 anni a Beirut per poi trasferirsi a Barcellona con la moglie, nel 2019 ha vinto il premio Pulitzer per un progetto fotografico sulla crisi umanitaria in Yemen e da anni collabora con il giornale statunitense Washington Post, che l’ha inviato anche su questo nuovo, ennesimo teatro di guerra. (Corriere Romagna)

Unhcr – Le vie di rifornimento all’interno e all’esterno del Libano devono essere preservate, in modo che il flusso di beni di soccorso continui a raggiungere chi ne ha bisogno. (Notizie Geopolitiche)

Herzog: “Per avere pace il mondo deve sostenere Tel Aviv”. Hezbollah: “Lo Stato ebraico è un cancro che deve essere eliminato” Libano, raid su Tiro: “Almeno 4 vittime” (Il Fatto Quotidiano)