Scuola: ANIEF lancia una Class Action per l'abuso dei contratti a termine

Scuola: ANIEF lancia una Class Action per l'abuso dei contratti a termine
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LA STAMPA Finanza INTERNO

Grazie alle costanti segnalazioni del sindacato ANIEF, la Commissione Europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia Europea per l'abuso dei contratti a termine e la crescente precarietà che caratterizza il settore scolastico. Questa situazione rappresenta una grave violazione che colpisce migliaia di lavoratori della scuola, costretti da anni a firmare contratti temporanei privi di garanzie di stabilità lavorativa. (LA STAMPA Finanza)

Su altre testate

La notizia secondo cui la Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea per l’abuso dei contratti a termine del personale scolastico sta già provocando reazioni in campo politico e sindacale. (Tecnica della Scuola)

La voce dei precari della scuola italiana – un esercito di insegnanti e tecnici e amministrativi impiegati con contratti a termine abusivi e in condizioni di lavoro discriminatorie – arriverà fino in Lussemburgo. (Avvenire)

Bruxelles ha anche inviato una lettera di messa in mora a Roma, Berlino e Vienna per non aver correttamente recepito le disposizioni della direttiva europea sulla distribuzione assicurativa. Sui precari nella scuola pubblica, la Commissione osserva che in Italia la retribuzione dei docenti a tempo determinato non prevede una progressione salariale incrementale basata sui precedenti periodi di servizio e questo rappresenta una discriminazione rispetto a chi è di ruolo, che ha diritto agli scatti d’anzianità. (Corriere della Sera)

La Commissione Ue deferisce l’Italia per lo sfruttamento degli insegnanti precari

Non si è fatta attendere la risposta del Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, sulla procedura di infrazione UE che chiede la parificazione dei diritti dei docenti precari al personale di ruolo e una stretta sulle supplenze. (Ti Consiglio)

A dare le dimensioni del fenomeno e della gravità della situazione è il numero uno dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. “Altro che aumento degli stipendi agli insegnanti. (Il Fatto Quotidiano)

Questo è quanto ha affermato, qui tradotto con parole meno politically correct, la Commissione europea, che ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell’Ue sul tema del lavoro precario nella scuola. (Contropiano)