G77, ci servono 1,3 trilioni, ma paesi ricchi tacciono
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"I G77 e la Cina hanno comunicato in modo trasparente i loro bisogni, specificando l'esatto ammontare del sostegno finanziario necessario per le sfide del clima", ovvero "trilioni, 1,3 trilioni (1300 miliardi di dollari, n.d.r.)". Ma "c'è stato un notevole silenzio e un'assenza di piani dettagliati e di impegni da parte dei paesi sviluppati, che complica i progressi e mina il negoziato, mentre il tempo si esaurisce". (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il condizionale è però d’obbligo, dato l’incerto andamento dei negoziati che sembra suggerire, ancora una volta, la riluttanza dell’Occidente in generale a impegnare le proprie risorse per una transizione giusta, e la resistenza esplicita di molti Paesi che basano le loro ricchezze sulle fonti fossili ad abbandonare questo business definitivamente. (Banca Etica)
Investire in infrastrutture, formazione e costruzione di un nuovo mercato abbandonando i sussidi ai combustibili fossili Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili fa il punto sulla transizione: nell’ultimo anno installati 473 Gigawatt di energia rinnovabile, più di quanto abbia fatto il nucleare negli ultimi 70 anni, ma siamo ancora alla metà rispetto a quanto necessario. (Vatican News - Italiano)
Quello che avevamo in agenda non era soltanto ribadire l'Eu Consensus (sulla mitigazione, n. "Sulla mitigazione, non possiamo accettare che in apparenza per alcuni la precedente Cop non sia mai avvenuta -. (l'Adige)
Sebbene non vi sia ancora un numero ad accompagnare la parola 'trillions', sostituito nel testo da una X tra parentesi quadre, si passa così comunque dagli attuali 100 miliardi l'anno di finanziamenti dai Paesi più ricchi a quelli in via di sviluppo per affrontare la sfida climatica, a migliaia di miliardi, che restano ora da quantificare, auspicabilmente entro venerdì. (Adnkronos)
La Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la Cop29 in corso a Baku in questi giorni, prosegue stancamente senza significativi progressi e nel disinteresse generale: snobbata dai grandi leader, ospitata da un paese esportatore di gas e petrolio che non rispetta i diritti umani, ma partecipato soprattutto dai vertici delle grandi compagnie petrolifere, il summit in Azerbaigian non ha ricevuto neppure un assist dal G20 in Brasile. (Tempi.it)
Tra gli impegni più significativi presi dai leader globali, con l’obiettivo di rispettare l’Accordo di Parigi limitando il riscaldamento globale a 1,5°, va ricordato l’impegno a triplicare la capacità delle energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. (Infobuildenergia)