Il G20 di Rio delude la Cop ma sblocca i negoziati sulla finanza. Occhi puntati su Ue e Cina
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Reazioni contrastanti alla COP29 per la dichiarazione finale del G20 di Rio. Delegati e osservatori alla Conferenza sul clima di Baku aspettavano trepidanti una spinta dai Paesi che rappresentano l'85% dell'economia globale e l'80% delle emissioni di gas serra. Martedì mattina, però, dopo un primo momento di entusiasmo per la lunghezza del "capitolo" dedicato a «Sviluppo sostenibile, transizione energetica e azione climatica» e l'«appello per un solido risultato finanziario per il clima a Baku», è subentrata una sorta di crisi di nervi collettiva. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Sebbene non vi sia ancora un numero ad accompagnare la parola 'trillions', sostituito nel testo da una X tra parentesi quadre, si passa così comunque dagli attuali 100 miliardi l'anno di finanziamenti dai Paesi più ricchi a quelli in via di sviluppo per affrontare la sfida climatica, a migliaia di miliardi, che restano ora da quantificare, auspicabilmente entro venerdì. (Adnkronos)
Cop29, il capo negoziatore chiede di "accelerare" per un accordo 20 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
"Percepisco un 'appetito per l'accordo'. Abbiamo bisogno di una spinta maggiore per portare la discussione sulla linea del traguardo". (Tiscali Notizie)
Baku, in Azerbaigian, dovrebbe essere in questi giorni la capitale della lotta globale alla crisi climatica, essendo la città che ospita la nuova edizione della Cop (Conference of the parties), la conferenza ONU sui cambiamenti climatici. (Banca Etica)
Ma "c'è stato un notevole silenzio e un'assenza di piani dettagliati e di impegni da parte dei paesi sviluppati, che complica i progressi e mina il negoziato, mentre il tempo si esaurisce". (Tiscali Notizie)
La Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la Cop29 in corso a Baku in questi giorni, prosegue stancamente senza significativi progressi e nel disinteresse generale: snobbata dai grandi leader, ospitata da un paese esportatore di gas e petrolio che non rispetta i diritti umani, ma partecipato soprattutto dai vertici delle grandi compagnie petrolifere, il summit in Azerbaigian non ha ricevuto neppure un assist dal G20 in Brasile. (Tempi.it)