Battuta di caccia finita in tragedia: addio a Giacomo Desogus e Matthias Steri
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sono stati ritrovati nella notte i corpi dei due giovani in località Santu Lianu. Dai primi accertamenti, la causa del decesso sembrerebbe riconducibile a un tragico incidente di caccia. In base a una prima ricostruzione, l’uno avrebbe sparato accidentalmente alla nuca del secondo e, successivamente, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile da caccia di proprietà dell’amico Desogus (in foto), unico titolare di porto d’armi. (Casteddu Online)
Su altre fonti
A fare scattare l'allarme ieri notte intorno alle 23 sono stati i familiari, i corpi sono stati rintracciati intorno alle 2 grazie al gps dei cellulari. (ilmessaggero.it)
I due ragazzi ieri si erano allontanati a piedi da casa per andare a cacciare nella zona boschiva di Mela Murgia, ma non hanno più risposto ai telefonini. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Erano impegnati in una battuta di caccia e, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, uno dei due avrebbe ucciso l'altro per errore prima di togliersi la vita. I due ragazzi ieri si erano allontanati a piedi da casa per andare a cacciare nella zona boschiva di Mela Murgia, ma non hanno più risposto ai telefonini e quindi in serata è scattato l'allarme e la Prefettura di Cagliari ha attivato il piano provinciale per le ricerche. (Corriere della Sera)
Gli inquirenti stanno valutando due possibili ricostruzioni dell’accaduto. La prima ipotesi è che Desogus abbia chiesto all’amico di reggergli il fucile mentre si toglieva un indumento, poi trovato a terra, e che accidentalmente sia partito un colpo sparato da Steri. (Cagliaripad.it)
L’appello a Matteo Piantedosi arriva dall'Ente nazionale protezione animali (Enpa) dopo la morte di Matthias Steri e Giacomo Desogus, entrambi ventottenni, nelle campagne di Quartu: secondo la prima ricostruzione i due erano impegnati in una battuta di caccia quando il primo, per errore, ha sparato all’amico, uccidendolo, per poi togliersi la vita con lo stesso fucile. (L'Unione Sarda.it)
È stato identificato l’operaio di 32 anni precipitato da una scala esterna in cemento, e non dal balcone come scritto in precedenza, in una palazzina di via Casilina sud a Cassino. (Frosinone News)