TikTok si prende gioco dei giovani, stop per un anno: l’Albania decide di tutelarli

TikTok si prende gioco dei giovani, stop per un anno: l’Albania decide di tutelarli
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Tecnica della Scuola ESTERI

I giovani sono sempre più “schiavi” dei social media. Tanto che, sulla scia di quanto deciso in Australia, i 97% dei nostri insegnanti – ha rivelato un sondaggio della Tecnica della Scuola – vorrebbe misure stringenti, come il divieto di utilizzo almeno sino ai 14 anni di età, contro quello che da molti è stato definito “il megafono degli sciocchi”. Ma non bisogna andare per forza dell’altra parte del mondo per trovare misure più rigide contro l’utilizzo indifferenziato e permanente dei social. (Tecnica della Scuola)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«TikTok è il teppista del quartiere». Sono le parole del primo ministro albanese Edi Rama che nelle scorse ore ha annunciato un ban temporaneo per il social network della Big Tech cinese ByteDance. (StartupItalia)

Rama: “TikTok come un ‘bullo di quartiere’ “ Il leader ha spiegato che il blocco di TikTok richiederà alcune settimane e che quindi sarà applicato dall’inizio dell’anno prossimo e per un anno. (LAPRESSE)

La mossa annunciata oggi dal premier Edi Rama contro la piattaforma di social media che, dice il primo ministro, «sta prendendo in ostaggio i nostri figli», rientra in una serie di misure tese a rafforzare la sicurezza dei bambini nelle scuole. (Il Sole 24 ORE)

TikTok, "modello" Albania: perché il premier Rama ha annunciato il ban del social nel 2025?

Il Politecnico federale di Zurigo ha rivelato le misure di sicurezza applicate alle domande di ammissione di studenti e studentesse stranieri provenienti da determinati Paesi, suscitando rabbia e timore, in particolare nella comunità accademica cinese. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Il provvedimento durerà almeno per tutto il 2025. La misura dopo il caso di cronaca che ha sconvolto il Paese: un 14enne ucciso da un coetaneo a coltellate dopo una lite social (Open)

La mossa annunciata oggi dal premier Edi Rama contro la piattaforma di social media che, dice il primo ministro, «sta prendendo in ostaggio i nostri figli», rientra in una serie di misure tese a rafforzare la sicurezza dei bambini nelle scuole. (leggo.it)