Siria 'bomba a orologeria' nel dopo-Assad, duemila soldati Usa contro minaccia Isis

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Adnkronos ESTERI

Sono "circa duemila" i soldati americani nella Siria del dopo-Assad. Lo ha confermato il Pentagono. E sono più del doppio delle 900 di cui si sapeva sinora. Sono tutti in Siria nel quadro della lotta all'Is, ha detto il portavoce Patrick Ryder, precisando che per 900 militari si tratta di una missione a "lungo termine", mentre per le altre si parla di "forze aggiuntive", schierate in modo temporaneo per "i requisiti mutevoli della missione". (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Una delegazione di diplomatici americani è arrivata in Siria per incontrare i rappresentanti di diverse fazioni siriane, tra cui un gruppo di ribelli indicati come terroristi, che hanno rovesciato il dittatore di lunga data del Paese, Bashar al-Assad. (Il Sole 24 ORE)

(Adnkronos) – Sono “circa duemila” i soldati americani nella Siria del dopo-Assad. E sono più del doppio delle 900 di cui si sapeva sinora. (CremonaOggi)

Il tutto mentre le truppe turche al confine con l’enclave curda nel nord continuano a uccidere la popolazione del Rojava (ieri vittime anche due giornalisti) e Israele spara sui … (Il Fatto Quotidiano)

IL VIDEO. Siria, a Damasco delegazione Usa al quartier generale di al Jolani

La delegazione Usa in Siria è arrivata presso la sede del capo della coalizione di governo – la cui organizzazione, Hayat Tahrir al-Sham (Hts), è classificata come terroristica da Washington -, in un grande albergo della capitale, per il primo contatto non ufficiale con le nuove autorità. (Il Fatto Quotidiano)

Lotta all’Isis, censimento e nuove elezioni, soldati Usa prima ignoti sul terreno e un contatto tra Ankara e Al Jolani per “una nuova Costituzione” in Siria. (Il Fatto Quotidiano)

Un convoglio di veicoli con targhe giordane e bandiera americana è parcheggiato al Four Seasons Hotel di Damasco. Una delegazione statunitense è arrivata venerdì presso il quartier generale di Al Jolani, leader della coalizione che ha preso il potere in Siria, in un grande albergo della capitale, per il primo contatto faccia a faccia tra Washington e le nuove autorità, hanno segnalato i giornalisti dell'AFP. (il Dolomiti)