Hiv, Spallanzani: nel 2023 nel Lazio 351 nuove diagnosi di Aids. Incidenza in crescita
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I casi di Hiv, nel Lazio, sono in crescita. Nel corso del 2023 sono state 351 le nuove diagnosi di Aids. Più della metà (il 57,5%) avviene in ritardo. È quanto emerge dal «Report sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv 2023» a cura del Seresmi (Servizio regionale per l’epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive) dell’Istitutonazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, diretto da. (Corriere Roma)
Se ne è parlato anche su altre testate
Un progetto necessario, che si regge solo sulle donazioni private. Centotrenta classi in 18 istituti superiori. (La Repubblica)
La prevenzione resta fondamentale: promuovere l’utilizzo del preservativo, diffondere test e profilassi, e potenziare la rete dei checkpoint territoriali sono strumenti chiave per spezzare la catena dei contagi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lotta, sbuffa, spreca ma non molla mai e alla fine la porta a casa. Una vittoria di grande carattere quella centrata dalla Dinamo contro Trieste, battuta 98-86 al PalaSerradimigni. Due punti meritati e pesanti che danno una vera e propria boccata d’ossigeno alla classifica e portano fiducia, in un gruppo che ne aveva davvero bisogno. (SARdies.it)
02 DIC “I giovani devono essere i protagonisti della lotta allo stigma sull'Aids. Dobbiamo puntare sui giovani, basta criminalizzarli”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, intervenendo al convegno ‘Tre volte zero contro l'Hiv’ all'Inmi Spallanzani di Roma. (Quotidiano Sanità)
Ci sono inoltre circa 10mila persone inconsapevoli di essere infette che possono progredire nella malattia e soprattutto trasmettere l’infezione. I dati illustrati nel corso dell’evento dal titolo “Vecchie e nuove malattie infettive una vera emergenza?” organizzato nel corso della 19esima edizione del Forum Risk Management ad Arezzo. (Quotidiano Sanità)
“Molti Paesi hanno fatto passi da gigante per porre fine all'AIDS”, ha dichiarato Anurita Bains, Direttrice Associata dell'UNICEF per l'HIV/AIDS. “Tuttavia, i bambini e gli adolescenti non stanno raccogliendo appieno i benefici dell'accesso su larga scala ai servizi di cura e prevenzione. (UNICEF Italia)